La vita di Bruno Salvati sta andando a rotoli. I suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi un nuovo progetto. In famiglia non va meglio. Anna, dalla quale si è separato da poco, ha un nuovo compagno. E per figli, Adele e Tito, lui non è il padre presente e affidabile che vorrebbe essere. Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida subito a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna nel suo percorso di cura. Un percorso che insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da se stesso e a guardare di più gli altri.
E’ la sinossi del film Cosa sarà di Francesco Bruni, che vede protagonisti principali Kim Rossi Stuart e Raffaella Lebboroni, opera vincitrice del premio Women for Oncology e GSK alla prima edizione del Bardolino Film Festival – Immagini, suoni e parole sull’acqua, in programma a Bardolino, sponda veronese del lago di Garda, dal 16 al 20 di giugno. Cosa sarà, uscito nel 2020, è stato ritenuto dagli organizzatori il film che ha maggiormente esaltato il valore della scienza e il ruolo dei medici nel contesto che abbiamo vissuto e che stiamo tuttora vivendo.
Il fil rouge di questa prima edizione è infatti “Re-Start – Ri-Partenza”, che non è solo un ripartire dopo la pandemia, ma un racconto per immagini di tutte le possibili ripartenze della vita.
GSK, insieme a Women for Oncology, associazione internazionale di oncologhe, ha deciso di sostenere l’iniziativa, proseguendo su una strada intrapresa un paio d’anni fa con il docufilm I luoghi della speranza. Anche in quel caso si parlava di cancro, con una parte di finzione e una di testimonianze di pazienti, famigliari e clinici girate al Mauriziano di Torino, con il cameo di Piero Angela.
“Il sostegno al Bardolino film festival non nasce per caso – spiega Sabrina De Camillis, Head Government Affairs e Comunicazione di GSK – Noi crediamo molto nel linguaggio cinematografico e nella forza che ha nel trasferire al pubblico informazioni sulla prevenzione delle malattie, sull’importanza della ricerca scientifica e sul lavoro di scienziati, medici e specialisti. La pandemia ci ha fatto scoprire e guardare con un occhio diverso persone dai nomi sconosciuti, a cui abbiamo affidato la speranza di avere un futuro. Di una ripartenza, appunto, come per il protagonista del film che sabato sera riceverà il nostro premio. Chiamato a rialzarsi dopo essere stato messo a terra da una malattia oncologica, lo farà non senza difficoltà, perché non è mai facile, ma grazie al progresso della medicina e al sostegno umano e morale, alle parole e agli abbracci, altrettanto fondamentali in un percorso di cura e di guarigione”.
Il festival, voluto dall’amministrazione comunale e firmato dal direttore artistico Franco Dassisti, giornalista cinematografico di Radio 24, avrà due concorsi internazionali, dedicati rispettivamente ai documentari e ai cortometraggi. Le proiezioni si terranno al cinema Corallo e al lido Mirabello: il programma pomeridiano e serale, insieme a quello delle manifestazioni collaterali, è consultabile a questo link https://www.bardolinofilmfestival.it/.