Avere muscoli in salute è positivo a tutte le età

Passati i 30 anni la massa muscolare cala e che, superati i 75 anni, la forza muscolare può ridursi del 60%. Insomma: conoscere i muscoli, nel corso della vita, significa “acquistare” benessere.

È in questa logica che, nell’anno del suo 30° anniversario, Fondazione Istituto Danone propone una guida autorevole, dal linguaggio semplice e dalla grafica accattivante, per la salute del muscolo: il volume “Muscoli in Salute – La chiave del benessere a tutte le età” (a cura di Silvia Di Maio e Federico Mereta – Edizioni Gribaudo), realizzato per continuare a diffondere conoscenza, prevenzione e sane abitudini.

“Fondazione Istituto Danone da trent’anni è impegnata per studiare e diffondere le conoscenze scientifiche in tema di alimentazione e salute con l’obiettivo di fare prevenzione e migliorare la qualità della vita” – afferma Lorenzo Morelli, Presidente Board Scientifico di Fondazione Istituto Danone.

In questa visione si inserisce il volume che viene presentato oggi riunendo, in diretta digitale, le voci degli esperti di Fondazione Istituto Danone che hanno contribuito alla sua elaborazione, coordinati dal professor Lorenzo Morelli: Andrea Ghiselli, Michelangelo Giampietro, Francesco Landi e Mariangela Rondanelli, con la moderazione di Federico Mereta, e con le testimonianze di personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport.

Si tratta di un libro unico per metodologia, approccio e struttura e porta la competenza degli studiosi per offrire indicazioni teoriche e pratiche per conoscere, rispettare e mantenere efficiente “Sua Maestà” il muscolo. È su questi aspetti di conoscenza e di prevenzione, attraverso la sana alimentazione, l’esercizio fisico e gli stili di vita, che il volume punta ad essere un aiuto per tutte le età per mantenere i muscoli, e quindi noi stessi, in salute.

ll libro è infatti corredato da esempi di esercizi fisici e da un pratico menù settimanale ricco di ricette mirate.

“Non tutti invecchiamo allo stesso modo: molti fattori contribuiscono a peggiorare o a mantenere in salute il più a lungo possibile i nostri muscoli e la nostra prestazione fisica. Talvolta il declino muscolare rischia di diventare così marcato da trasformarsi in una vera e propria carenza muscolare: questa condizione prende il nome di sarcopenia, una patologia il cui primo nemico è lo stare fermi” – afferma Francesco Landi, Specialista in Geriatria e Presidente SIGG.

“Nel tessuto muscolare le proteine che lo compongono si creano e si distruggono. Se quelle che vengono distrutte sono più numerose di quelle create il muscolo può risentirne e indebolirsi. La leucina é l’aminoacido preferito del muscolo ed è in grado di aumentare la produzione di proteine nel muscolo stesso e di diminuirne allo stesso tempo la distruzione”, afferma Mariangela Rondanelli, Specialista in Endocrinologia e in Scienza dell’Alimentazione. “Ma attenzione: “Tutti gli elementi, sia i macronutrienti che i micronutrienti, sono di fondamentale importanza” – aggiunge Andrea Ghiselli – specialista in Medicina Interna e Presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione – “In fase di crescita e sviluppo muscolare, la spinta anabolica è così forte che l’esercizio fisico è più che sufficiente a dare il giusto stimolo alla sintesi delle proteine muscolari. Dai 30 anni in poi occorre maggiore attenzione alla dieta perché il tesoretto che è stato costruito in precedenza rischia di dissolversi”.

“Tanti sono i vantaggi dell’essere fisicamente attivi: rappresenta un fattore protettivo contro le malattie cardiovascolari e il diabete; consente di consumare più energia di quella che viene introdotta con l’alimentazione; favorisce la redistribuzione del grasso corporeo; aumenta la capacità, nelle persone obese o in sovrappeso, di cuore e polmoni” – afferma Michelangelo Giampietro, Specialista in Medicina dello Sport e in Scienza dell’Alimentazione.

Grazie ai muscoli quindi regoliamo le nostre funzioni vitali senza mai dimenticare che abbiamo un muscolo più importante di tutti, che mantiene in attività l’organo che è sede della vita e dei sentimenti, il cuore; ed anche al “cuore” che si orienta il nuovo volume della Fondazione.

“Sono molto orgoglioso di questo nuovo volume che si rivolge al grande pubblico e sostanzia l’essenza di un nuovo modo di rendere fruibile la scienza – conclude Fabrizio Gavelli, Presidente di Fondazione Istituto Danone – “ma sono ancora più orgoglioso perché Fondazione Istituto Danone intende devolvere interamente i proventi della vendita alla ricerca geriatrica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Un fine importante, a sostegno della scienza, della salute e della comunità”.

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