Mangiare frutta secca aiuta a ridurre il peso e i sintomi della sindrome metabolica

Una ricerca condotta da ricercatori del Carlos III Health Institute di Madrid,  Spagna, conferma che un maggiore consumo di frutta a guscio può rivelarsi una strategia dietetica efficace per gestire il peso e incidere positivamente sui fattori della sindrome metabolica. La sindrome metabolica (MetS) è un problema serio, che in Italia si stima interessi circa un quarto della popolazione e identifica un gruppo di complicanze dell’obesità tra cui eccesso di grasso addominale, valori di trigliceridi elevati, colesterolo HDL ridotto, pressione sanguigna e glicemia elevata, tutte condizioni associate a patologie tra le quali diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e steatosi epatica.
Questo nuovo risultato fa parte dello studio PREDIMED-Plus, uno studio clinico condotto in Spagna su 6.874 partecipanti della durata di sei anni, nato per valutare gli effetti a lungo termine su eventi cardiovascolari e mortalità di un programma intensivo di perdita di peso, basato su una dieta mediterranea a ridotto contenuto energetico e calorico, la promozione dell’attività fisica e il supporto comportamentale. Il gruppo di intervento viene confrontato con il gruppo di controllo che segue una dieta mediterranea senza restrizioni.
Tra i diversi tipi di frutta secca, anni di ricerche sulla salute cardiovascolare supportano l’inclusione in particolare delle mandorle nei piani alimentari salutari per il cuore.
Le mandorle sono adatte alla dieta mediterranea, che enfatizza il consumo alimenti vegetali, compresa la frutta a guscio, ed è raccomandata dalle autorità sanitarie, compresa l’OMS. Nello studio PREDIMED, considerato un punto di riferimento, le malattie cardiovascolari nei soggetti che seguivano la dieta Mediterranea erano ridotte di circa il 30% rispetto ai soggetti nella dieta di controllo.
Il loro profilo nutrizionale delle mandorle, che include proteine vegetali (6 g / 30 g), fibre (4 g / 30 g), grassi buoni e importanti vitamine e minerali come la vitamina E (7,7 mg / 30 g), magnesio (81 mg / 30 g) e potassio (220 mg / 30 g), le rende un’ottima alternativa per uno spuntino energetico e salutare.
Le mandorle contengono inoltre acido linoleico, acido grasso che contribuisce al mantenimento di livelli di colesterolo normali, un fattore importante per la salute del cuore.
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Rassegna stampa 2 marzo 2021

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