In occasione della Giornata Mondiale Contro il Cancro Infantile, Fondazione Soleterre presenta nel “Rapporto Grande contro il cancro 2021” i dati del lavoro di un anno particolarmente difficile per le oncologie pediatriche con cui Fondazione Soleterre collabora nel mondo: nel 2020 sono 2.865 i bambini e familiari aiutati ad affrontare, oltre al cancro, anche l’impatto della pandemia sulle possibilità di accesso alle cure, sulla qualità della vita in ospedale e sul loro benessere psicologico.
L’emergenza Covid-19 ha, di fatto, stravolto la vita in ospedale e il processo di cure dei piccoli pazienti: li ha resi ancora più vulnerabili ed esposti agli effetti della pandemia, in primis economici e psicologici. È proprio nei momenti di crisi che le disparità si acuiscono: chi ha minori strumenti economici e si trova in una situazione di fragilità emotiva e sociale pregressa è molto più probabile che subisca le ripercussioni maggiori e più intense della crisi. In questo, i bambini e gli adolescenti malati di cancro, sono stati e sono tuttora i più colpiti. Tra di loro, lo sono ancor di più coloro che vivono, si ammalano e affrontano le cure in Paesi a medio e basso reddito: come Ucraina, Uganda, Marocco e Costa d’Avorio, Paesi in cui, oltre all’Italia, è attivo il programma “Grande contro il cancro” di Soleterre.
Molti genitori hanno perso il lavoro perché l’azienda ha chiuso o ridotto il personale, e a questo si è aggiunto un generale aumento del costo della vita e delle spese sanitarie, come i trasporti per raggiungere l’ospedale e l’introduzione del tampone obbligatorio per accedere ai reparti oncologici, spesa il più delle volte totalmente a carico delle famiglie.
Per rispondere a questo bisogno, Soleterre, nel 2020, ha rafforzato il proprio intervento per le famiglie indigenti, garantendo sostegno economico per tutte le spese correlate alle cure a 394 famiglie in Italia e nel mondo, contro le 278 nel 2019, registrando un incremento del numero di famiglie assistite del +41%. Per tutte loro Soleterre ha coperto questo tipo di spese – farmaci, esami diagnostici, trasporti per l’ospedale, vitto e alloggio presso i centri oncologici, tamponi Covid-19 – per un valore complessivo di 209.123 € nel 2020, incrementando del +46% il valore raggiunto nel 2019 di 143.090 €.
Le conseguenze psicologiche derivanti dalla situazione di emergenza hanno avuto un impatto maggiore sui bambini malati di cancro, soprattutto in termini di preoccupazione per il futuro e paura del contagio, intensificando disagi psichici pre-esistenti. In ogni contesto di intervento, dall’Italia all’Uganda, passando per l’Ucraina, il Marocco e la Costa d’Avorio, i 19 psicologi di Soleterre hanno incrementato il numero di ore di lavoro arrivando a garantire 6.224 sessioni psicologiche per bambini e genitori nel 2020, contro le 4.417 nel 2019, registrando un aumento del +40%.
“Secondo Lancet Oncology, il rischio composito dei pazienti oncologici che contraggono l’infezione da SARS-CoV-2 di subire una ventilazione assistita, di essere trasferiti in una unità di rianimazione o di morire è 4-5 volte superiore rispetto ai pazienti non-COVID. Per questo nel 2020, l’anno della pandemia, i nostri sforzi sono aumentati in modo considerevole. Il Covid si è aggiunto come ulteriore malattia al cancro, colpendo i genitori dei bambini ricoverati nelle strutture di Soleterre o gli stessi bambini seguiti negli ospedali di riferimento o come problema ulteriore che ha diminuito le risorse economiche a disposizione delle famiglie. Abbiamo curato bambini malati di cancro e di Covid in una situazione di grande impegno di energie professionali e umane. In alcuni contesti i bambini sono stati spostati fisicamente dalle corsie dell’ospedale o dalle case di accoglienza per fare posto ai malati di Covid adulti. Il nostro impegno è aumentato di circa il 50% in termini di risorse economiche erogate e in termini di sessioni di supporto psicologico per supportare la mente di bambini e genitori in questa tremenda pandemia. Ringraziamo tutti coloro che hanno donato a Soleterre perché è grazie a loro che questo aumento di lavoro è stato possibile.” afferma Damiano Rizzi, Presidente di Fondazione Soleterre e Psicologo Clinico in Onco-Ematologia Pediatrica presso Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia.