Rassegna stampa 10 dicembre 2020

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Los Angeles Times

Covid: infettato dopo 5 minuti, da 6 metri di distanza, uno studio della Corea del Sud mostra la diffusione del coronavirus al chiuso

Il dottor Lee Ju-hyung ha in gran parte evitato i ristoranti negli ultimi mesi, ma nelle poche occasioni in cui ha cenato fuori ha sviluppato una strana, anche se ragionevole, abitudine: tirare fuori un piccolo anemometro per controllare il flusso d’aria. È una precauzione che ha preso da un esperimento di giugno in cui lui e i suoi colleghi hanno ricreato le condizioni in un ristorante a Jeonju, una città nel sud-ovest della Corea del Sud, dove i commensali hanno contratto il coronavirus da un visitatore fuori città. Tra loro c’era uno studente delle scuole superiori che è stato infettato dopo cinque minuti di esposizione a più di 6 metri di distanza.


EurekAlert!

I messaggi sui social media aiutano a ridurre il consumo di carne

L’invio di messaggi diretti sui social media che informano le persone degli impatti negativi sulla salute e sull’ambiente del consumo di carne si è dimostrato efficace nel cambiare le abitudini alimentari, ha dimostrato un nuovo studio dell’Università di Cardiff. Lo studio ha dimostrato che l’invio di messaggi diretti due volte al giorno tramite Facebook Messenger ha portato a una significativa riduzione della quantità di carne rossa e lavorata che i partecipanti hanno consumato per un periodo di 14 giorni.


EurekAlert!

Temperature corporee più elevate sono ancora un fattore nei pazienti in remissione dall’artrite reumatoide

Uno studio pionieristico condotto sull’artrite reumatoide ha stabilito che i pazienti in remissione mostrano temperature significativamente più elevate rispetto agli individui sani. Il lavoro, pubblicato su PLOSONE e intrapreso dall’Università di Malta e dall’Università dello Staffordshire, confronta i modelli termografici di pazienti con artrite reumatoide (AR) in remissione con individui sani.


Harvard Medical School

Una dieta ricca di grassi altera l’attività immunitaria, aumentando il rischio di tumore

L’obesità è stata collegata a un aumento del rischio di oltre una dozzina di diversi tipi di cancro, nonché a prognosi e sopravvivenza peggiori. Nel corso degli anni, gli scienziati hanno identificato i processi correlati all’obesità che guidano la crescita del tumore, come i cambiamenti metabolici e l’infiammazione cronica, ma una comprensione dettagliata dell’interazione tra obesità e cancro è rimasta sfuggente. In un nuovo studio sui topi, i ricercatori della Harvard Medical School hanno scoperto un nuovo pezzo di questo puzzle, con sorprendenti implicazioni per l’immunoterapia contro il cancro: l’obesità consente alle cellule tumorali di superare le cellule immunitarie che uccidono il tumore in una battaglia per il carburante.


Michigan State University

Uno studio collega il diabete e l’inquinamento atmosferico alla malattia polmonare interstiziale

Le persone con prediabete o diabete che vivono in aree inquinate da ozono possono avere un aumentato rischio di una malattia irreversibile con un alto tasso di mortalità. Un nuovo studio recentemente pubblicato su Environmental Health Perspectives collega la resistenza all’insulina e l’esposizione ripetitiva all’ozono allo sviluppo della malattia polmonare interstiziale.


Karolinska Institutet

Depressione giovanile legata a un rischio maggiore per 66 malattie e morte prematura

I bambini e gli adolescenti depressi hanno un rischio maggiore di soffrire di morte prematura e una vasta gamma di malattie più avanti nella vita. Questo secondo un ampio studio osservazionale condotto dai ricercatori del Karolinska Institutet in Svezia. I risultati evidenziano la necessità di prestare attenzione alle altre potenziali malattie dopo la depressione infantile o adolescenziale. Lo studio è stato pubblicato su JAMA Psychiatry.

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