In Italia sono oltre 37.000 le donne che vivono quotidianamente con un carcinoma al seno metastatico, un tumore che dal seno, sede di origine, ha raggiunto altre parti del corpo.
È pensando a queste donne e alle loro esigenze quotidiane che l’azienda farmaceutica Pfizer ha deciso di creare il Breast Cancer Innovation Program, un progetto che unisce cultura digitale, innovazione tecnologica e startup scouting con l’obiettivo di individuare e adottare nuove soluzioni per migliorare il benessere delle pazienti.
Dopo una prima fase di ricerche con interviste a medici oncologici, è stata data voce alle pazienti tramite un questionario che ha visto più di 250 risposte, promosso dalle associazioni Incontra Donna ed Europa Donna. Sono stati quindi individuati una serie di ambiti di intervento, recepiti e discussi durante un workshop online con Pfizer, le associazioni di pazienti e la classe medica.
I risultati della survey “I bisogni delle pazienti” condotta con la collaborazione di Europa Donna Italia e Incontra Donna evidenziano come l’85,5% delle donne ritenga necessario instaurare un rapporto di fiducia e contatto diretto con il medico curante per sentirsi meno sole; oltre il 62% sente il bisogno di una personalizzazione dei servizi con prestazioni complementari alla terapie mediche; il 70% delle pazienti chiede di sapere ed essere più informata sulla malattia e su aspetti collaterali; infine, una paziente su due ritiene fondamentale un accesso alle cure semplificato così da snellire la burocrazia per prenotazioni e visite. Alla survey è seguito un workshop virtuale di condivisione dei bisogni emersi utile a strutturare la call per le start-up.
«Dar voce alle donne con tumore al seno metastatico è l’unico modo per contribuire concretamente a migliorare la loro qualità di vita – dichiara Rosanna D’Antona, Presidente Europa Donna Italia Onlus – per anni l’esperienza del tumore al seno è stata descritta come una battaglia che, seppur dura, si può vincere, mentre l’argomento metastasi è rimasto un tabù. Solo da poco tempo si dà spazio alla voce anche di chi questa battaglia non l’ha vinta e che tuttavia convive con il tumore. Vengono così alla luce dati importanti sui bisogni quotidiani di queste pazienti che altrimenti resterebbero sconosciuti e ai quali si può e si deve offrire risposte, per eliminare il più possibile la sofferenza fisica e psicologica di queste donne e dar loro la possibilità di una vita piena affettiva, sociale e professionale».
Da questo incontro virtuale sono stati definiti 3 macro brief:
• education , in particolar modo per quanto riguarda la comunicazione tra pazienti e medici;
• workflow simplification, per gestire al meglio il flusso di informazioni e attività dei dottori e anche delle donne che devono trovare un equilibrio tra la loro vita quotidiana e i continui appuntamenti in ospedale;
• patient support , come i servizi extra-terapici per migliorare il benessere delle pazienti, l’assistenza continuativa e la semplificazione della burocrazia per visite e controlli.
«Le donne con tumore al seno metastatico sentono la necessità di soluzioni innovative perché in queste ultime affidano la speranza di subire una sorte migliore delle amiche che hanno visto morire in questi anni – spiega Adriana Bonifacino, Presidente di Incontra Donna – tutte ormai tengono alla qualità della vita perché sanno che una vita prolungata senza qualità pone seri problemi per loro e per i loro cari. La speranza è nella ricerca e c’è consapevolezza dei progressi compiuti in questo senso, ma i margini di miglioramento ci sono e vanno orientati a migliorare sempre di più la quotidianità e il benessere psicologico di queste pazienti con le innovazioni che l’alta tecnologia può mettere a disposizione».Le startup selezionate avranno la possibilità di presentare al team di Pfizer i propri progetti durante un Innovation Event in programma a novembre, e per i migliori sarà possibile avviare una collaborazione con l’azienda.
Fino al 31 agosto le start-up potranno candidarsi al link https://www.f6s.com/