Prende il via “A\Way Together”, il progetto di Janssen che vede coinvolte 3 eccellenze dell’infettivologia e della virologia italiana al fine di immaginare insieme “una strada comune” per affrontare le prossime sfide del sistema sanitario a partire dagli insegnamenti appresi durante la pandemia.
Medici e operatori sanitari sono stati gli eroi dell’emergenza e, a maggior ragione, lo potranno essere anche in futuro, aiutandoci a capire quale sia la direzione che il nostro sistema sanitario deve prendere per poter far fronte alle necessità dei prossimi anni. Janssen, da sempre al fianco dei medici – nell’area dell’infettivologia ed in particolare nell’area dell’HIV – ha voluto rafforzare ancora di più la propria vicinanza a questa categoria di specialisti, facendo emergere la loro dimensione professionale e umana e la loro visione attraverso una serie di video racconti.
Tre le testimonianze di altrettante eccellenze dell’infettivologia e della virologia italiana: il Prof. Massimo Galli, Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche L. Sacco di Milano, il Prof. Massimo Andreoni, Ordinario di Malattie Infettive della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, e il Prof. Carlo Federico Perno, Direttore Microbiologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’. I tre Professori racconteranno le loro storie a partire dal percorso universitario per poi attraversare la loro esperienza personale e professionale nel difficile periodo dell’emergenza COVID-19, così da costruire un percorso – “A\Way Together” – per il futuro della sanità.
Secondo il Prof. Galli “Esiste la necessità di utilizzare la tecnologia a supporto della medicina. Il contatto telematico e tutto quello che la tecnologia può mettere a disposizione deve poter essere parte del processo complessivo non in termini sostituivi ma integrativi”. Il Prof. Galli spende parole incoraggianti anche in merito alla ricerca vaccinale: “In questo particolare momento storico, a causa del virus SARS-CoV 2, si stanno facendo investimenti nel campo dei vaccini, più di prestigio che di profitto. È raro, ma è anche questa malattia ad essersi dimostrata così rara e così inusitata e straordinaria che può giustificare questo tipo di atteggiamento” e aggiunge “È una bella scommessa riuscire ad avere un vaccino efficace contro il virus. Ma questo riuscirà a veder remunerati gli sforzi fatti.”
Il Prof. Andreoni ha evidenziato invece il ruolo strategico della medicina territoriale: “L’esperienza del COVID ci ha insegnato che dobbiamo trasformare la nostra sanità, certamente eccellente quando paragonata ad altre sanità mondiali, affinché sia meglio gestita in termini di sistema. La sanità pubblica deve però cambiare pelle, ovvero fare in modo che patologie quali quelle onco-ematologiche, ora curabili e perciò croniche, possano essere seguite sul territorio e non più all’interno dell’ospedale, che deve invece rimanere la sede per pazienti “acuti”. E aggiunge “Sul territorio deve essere rafforzata la presenza di specialisti che sappiamo collaborare con altri specialisti all’interno degli ospedali”.
Infine, il Prof. Perno ha sottolineato l’importanza della prevenzione: “La Sostenibilità del SSN totalmente gratuito rimane una ricchezza straordinaria e unica dell’Italia da preservare al meglio. L’aumento dei costi della sanità stessa ha creato delle difficoltà oggettive di gestione. Per implementare la sostenibilità della sanità italiana è necessario arricchire la prevenzione migliorando la medicina sul territorio, primo grande presidio per garantire la salute pubblica. Prevenire implica spendere subito ma significa anche evitare sprechi”. Un altro elemento fondamentale per il Prof. Perno è la professionalizzazione dei medici “È indispensabile che ognuno dei colleghi abbia una professionalità molto elevata” prosegue infatti il Prof. Perno “Con l’eccedenza di richieste diagnostiche e una scarsa capacità di interpretare i segni delle patologie se si demanda solo alla diagnostica strumentale di laboratorio, non solo si incrementano i costi ma si diminuisce la qualità del servizio”.
A sigillare le mini-serie di video pillole, che saranno disponibili nel corso del mese di luglio sul sito web e il canale LinkedIn di Janssen, due video con la Dr.ssa Bergamini, Direttore Medico di Janssen, una in apertura ad introdurre il progetto e i suoi obiettivi, l’altra in chiusura per mettere a fuoco i principali messaggi delle testimonianze video. “Questo progetto vuole essere un omaggio alla professionalità e all’impegno di questi esponenti del mondo della sanità, ma vogliamo che sia anche una testimonianza che faccia da viatico, una specie di eredità per i futuri medici che tutti ci auguriamo non debbano mai vivere nella loro vita una simile drammatica esperienza” ha dichiarato la Dr.ssa Bergamini.