Nell’Unione Europea le differenze in molti degli indicatori dell’European Regional Competitiveness Index, raccolta di dati che permette di valutare le politiche di sviluppo nei diversi territori, i confini sono sfumati e a volte impercettibili.
Non è così a guardare la mappa della mortalità per tumore. In questa, la linea del rosso più scuro che identifica i luoghi dove il tasso è maggiore, taglia ancora in due il vecchio continente dove un tempo era facilmente collocabile la “cortina di ferro”. Le regioni dei paesi dell’ex blocco socialista hanno molto spesso valori più che doppi rispetto a quelle dell’Europa occidentale.
A far peggio di tutti è l’Ungheria, seguita da Romania, Croazia e Polonia. In Italia il tasso di mortalità è, tranne che in Campania, sempre al di sotto del valore mediano. I dati più bassi si verificano nel Nord Europa (con valori al minimo in Svezia e Finlandia) e nell’isola di Cipro.
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