Celebrata con un webinar online la terza Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, promossa dall’Intergruppo parlamentare “Qualità di vita nelle città” e ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. La giornata è stata istituita per richiamare l’attenzione, e stimolare l’azione dei Sindaci, sulla necessità e sull’urgenza di promuovere la salute, il benessere, lo sport nelle città. L’idea, presentata al Ministero della Salute nel febbraio 2018, nasce dalla constatazione dell’aumento dei fattori di rischio per la salute e lo sviluppo dell’uomo rispetto alle malattie croniche non trasmissibili e a quelle trasmissibili infettive e diffusive – come la recente esperienza del COVID-19 ha dimostrato, un fenomeno strettamente legato all’incremento della popolazione nei contesti urbani.
La scelta del 2 luglio è motivata dal fatto che questa data rappresenta il giorno centrale dell’anno solare e il messaggio che s’intende veicolare è che la salute, l’ambiente, il benessere e lo sport debbano diventare temi centrali delle politiche nazionali, regionali e delle città durante tutto l’anno. In particolare, il tema dell’edizione 2020 è “La salute delle città è nelle tue mani, prenditene cura”: un chiaro invito a cittadini e istituzioni a essere attivi e propositivi nel proprio contesto urbano attraverso attività di prevenzione e promozione di corretti stili di vita. Il webinar affronta il tema, in tre sessioni successive, in un confronto tra esperienze di sindaci e amministratori e il contributo di esperti, scienziati, personalità del mondo dello sport e della salute.
“La configurazione attuale delle città rappresenta una fonte di forti rischi per la salute pubblica, ma al contempo una sfida ricca di opportunità per governi, regioni, città e cittadini consapevoli che la salute é bene comune, uno stato completo di benessere psico-fisico e non la mera assenza di malattia. La terza Giornata Nazionale giunge in un momento storico che ha messo a dura prova le nostre comunità e i nostri territori, dimostrando una volta di più come occorra identificare strategie di azione unitarie e nuove alleanze per plasmare un modello di cura e di benessere urbano all’altezza della sfida che stiamo vivendo”, spiega Andrea Lenzi, Presidente di Health City Institute e del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel 2018 e 2019, durante la settimana precedente e quella successiva al 2 luglio, hanno aderito alla Giornata oltre 1000 realtà tra Province, Comuni, Enti e Associazioni, organizzando iniziative di sensibilizzazione culturali, sociali, sportive, sanitarie collegate al tema della salute e del benessere nelle città e promuovendo nel proprio territorio nelle forme ritenute più idonee il tema della Giornata, a testimonianza di un interesse generale crescente sui temi della salute e del benessere nelle nostre città.
La città stessa diventa così un bene comune, nel suo complesso, in quanto i cittadini che vi risiedono condividono non solo spazi fisici e servizi, ma contribuiscono concretamente alla qualità di vita e al livello di benessere diffuso. Gli amministratori sono chiamati a essere parte attiva in questo processo di sviluppo della città, soprattutto in questa fase in cui l’epidemia dovuta al COVID-19 ha imposto il tema centrale del ruolo dei Comuni e dei Sindaci nella gestione dell’emergenza, nella ripresa delle attività e dei servizi e nel rilancio del Paese stesso.
“La pandemia da coronavirus ha modificato profondamente le nostre abitudini e i nostri stili di vita, acuendo i già presenti problemi di equità sociali e introducendo minacce per la salute della popolazione di cui i Sindaci si sono fatti carico con senso di responsabilità e spirito di servizio”, dichiara Roberto Pella, Presidente Intergruppo parlamentare ‘Qualità di vita nelle città’ e Vicepresidente vicario ANCI. “Partendo dal confronto di oggi, credo che noi tutti Sindaci e rappresentanti delle istituzioni dobbiamo d’ora in poi impegnarci ancora più a fondo per attuare politiche pubbliche e progetti che rendano partecipi e consapevoli i nostri cittadini dell’importanza della salute e garantiscano un livello di benessere e di qualità della vita crescente”, conclude Pella.
“Le vicende degli ultimi mesi dimostrano in modo chiaro che l’Associazione e i singoli Comuni devono rafforzare la loro capacità di risposte alle richieste di benessere e qualità della vita che arrivano dalle comunità”, ha affermato il presidente del Consiglio nazionale Anci Enzo Bianco. Dopo l’emergenza Covid a livello planetario, “i nostri cittadini pensano alla salute in modo nuovo e l’Anci è prontissima a farsi promotrice di iniziative operative per venire incontro a queste mutate esigenze, rafforzando ancora di più l’azione già sviluppata in questi anni. Lo dobbiamo ai nostri cittadini, ne va della nostra credibilità di amministratori”.
Parlando da Bruxelles, dove ha partecipato alla sessione plenaria del comitato delle Regioni, Bianco ha ricordato come anche a livello comunitario sia profondamente cambiata la sensibilità sui temi della qualità della vita. “Quando qualche anno fa come Associazione abbiamo sottolineato la centralità dei temi della salute e del benessere delle città eravamo quasi dei pionieri, mentre adesso si tratta di un tema che bisogna considerare centrale per l’agenda politica del Paese”, ha aggiunto il presidente del consiglio nazionale Anci.
“Se questa emergenza sanitaria ha evidenziato molti problemi dall’altro ha accelerato importanti riflessioni sullo sport sempre più centrale nella vita dei cittadini tanto nelle grandi città quanto nelle periferie”, ha sottolineato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Le nostre 120mila associazioni sportive, assieme agli uffici postali e alle forze dell’ordine, rappresentano un importante presidio sul territorio nazionale. Una importante riflessione oggi – ha concluso – va fatta anche sugli spazi destinati alla pratica sportiva che produce non sono grandi benefici economici ma migliora anche la qualità della vita dei cittadini”.
Nel corso del webinar è intervenuto Vito Cozzoli, presidente di Sport e Salute. “Oggi abbiamo la grande opportunità di rendere l’attività fisica uno stile di vita nuovo per le nostre comunità, ma da vivere in modo organizzato soprattutto negli spazi urbani”, ha detto auspicando un dialogo proficuo con l’Anci e i Comuni italiani. “Lo sport può essere uno strumento molto forte per la rigenerazione urbana, ma anche di promozione di qualità della vita e di cittadinanza attiva”. La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha portato l’esperienza della Capitale che ha coniugato sport, salute e sostenibilità urbana. “Abbiamo puntato sin da subito, già durante la fase di lockdown, sullo sport e sul benessere dei cittadini. Con il sito ‘Roma aiuta Roma’ in collaborazione con le federazioni sportive, le associazioni locali e le nostre palestre abbiamo previsto dei programmi di allenamento, consultabili su internet, per garantire ai cittadini la possibilità di muoversi e fare sport. Nell’era post Covid stiamo lavorando a una ‘normalità controllata’ offrendo servizi e attività per mantenere alta la qualità della vita”.