La vitamina D potrebbe aiutare ad alleviare gli effetti collaterali della chemioterapia

La mucosite gastrointestinale, un’infiammazione dolorosa e ulcerativa del tratto digestivo, è un effetto collaterale della chemioterapia che ha afflitto i malati di cancro per anni e per i quali attualmente non esiste un trattamento efficace.

Ma questa prospettiva desolante potrebbe essere in procinto di cambiare, secondo i ricercatori dell’Università del Sud Australia che affermano che la vitamina D potrebbe potenzialmente mitigare le infiammazioni intestinali e fornire sollievo ai malati di cancro.

Un nuovo studio condotto dal dottor Andrea Stringer, dal professore associato Paul Anderson e dal dottorando Cyan Sylvester evidenzia le opzioni limitate per alleviare gli effetti collaterali gastrointestinali della chemioterapia, individuando la vitamina D e i probiotici come i più promettenti.

“Sappiamo già che la vitamina D aiuta nell’assorbimento del calcio, ma i nuovi risultati suggeriscono che potrebbe anche svolgere un ruolo importante nella mucosite intestinale indotta dalla chemioterapia”, afferma Cyan Sylvester, co-autore dello studio, che esamina nuove strategie terapeutiche per combatte la tossicità gastrointestinale. La gravità e la progressione di varie malattie gastrointestinali, come ad esempio la sindrome dell’intestino irritabile, è associata a carenza di vitamina D. Sembra che la vitamina D aiuti a sopprimere l’infiammazione e migliori la funzione delle cellule T che aumenta l’immunità.”

Si ritiene inoltre che la vitamina D migliori l’efficacia di alcuni farmaci antitumorali. I ricercatori ora stanno lavorando su come migliorare l’attività della vitamina D nell’intestino per il trattamento della mucosite gastrointestinale.

“Sappiamo che la vitamina D fa decisamente di più che aiutare ad assorbire il calcio, ma dobbiamo capire e ottimizzare meglio la sua azione nell’intestino prima di poter essere sicuri al 100% che potrebbe essere un’opzione di trattamento per la mucosite gastrointestinale”, afferma Andrea Stringer, co-autore dello studio. “Stiamo studiando gli effetti della maggiore attività della vitamina D nell’intestino sia sulla riduzione del danno sia sulla riduzione al minimo del cambiamento positivo del microbioma intestinale causato da agenti chemioterapici.”

I probiotici (batteri vivi e lievito) sono stati anche ampiamente promossi per la salute dell’apparato digerente e ci sono prove che riducano la gravità della diarrea e del dolore addominale, ma i ricercatori non sono stati in grado di stabilire l’effetto diretto dei probiotici sulla funzione intestinale che riduce questi effetti collaterali durante e dopo il trattamento del cancro. “La vitamina D si è dimostrata la più promettente e si potrebbe dimostrare l’ormone chiave per alleviare la sofferenza per i malati di cancro”.

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