In uno studio che ha incluso i dati di quasi 3.000 partecipanti alla ricerca, uno stile di vita sano è stato associato a un rischio sostanzialmente più basso di manifestare la malattia di Alzheimer.
Coloro che hanno seguito le cinque istruzioni per vivere in modo salutare, hanno riscontrato un rischio inferiore del 60% di sviluppare l’Alzheimer. Le istruzioni comprendevano: fare attività fisica, non fumare, un consumo di alcol leggero o moderato, una dieta di alta qualità e attività cognitive. Finanziato dal National Institute on Aging (NIA), parte del National Institutes of Health statunitense, questa ricerca è stata pubblicata nel numero del 17 giugno 2020 online di Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology.
“Una combinazione di comportamenti modificabili può mitigare il rischio di manifestare la malattia di Alzheimer”, ha affermato il direttore della NIA Richard J. Hodes. ”I risultati rafforzano l’associazione tra comportamenti sani e un rischio minore e aggiungono dati clinici per testare direttamente la capacità degli interventi di rallentare o prevenire lo sviluppo della malattia di Alzheimer”.
Il team di ricerca ha esaminato i dati di due studi longitudinali finanziati dalla NIA: il Chicago Health and Aging Project (CHAP) e il Memory and Aging Project (MAP). Hanno selezionato i partecipanti da quelli studi che avevano dati disponibili sulla dieta, sui fattori di stile di vita, sulla genetica e sulle valutazioni cliniche. Il pool di dati risultante comprendeva 1.845 partecipanti da CHAP e 920 da MAP.
I ricercatori hanno valutato ogni partecipante in base a cinque fattori di stile di vita sana, che hanno tutti importanti benefici per la salute:
- Almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di intensità da moderata a vigorosa – L’attività fisica è una parte importante dell’invecchiamento in buona salute.
- Non fumare – Ricerche consolidate hanno confermato che anche nelle persone di età superiore ai 60 anni che fumano da decenni, smettere di fumare migliorerà la salute.
- Consumo di alcol leggero o moderato – Limitare l’uso di alcol può aiutare la salute cognitiva.
- Una dieta di alta qualità, la Mediterranean-DASH Intervention for Neurodegenerative Delay (MIND), che combina la dieta mediterranea con la dieta e gli approcci dietetici per fermare l’ipertensione (DASH) – La dieta MIND si concentra su alimenti a base vegetale legati alla prevenzione della demenza.
- Impegno nelle attività cognitive nella terza età – Essere coinvolti intellettualmente mantenendo attiva la mente può giovare al cervello.
Il team di ricerca ha quindi confrontato i punteggi con gli esiti della diagnosi clinica di Alzheimer nei partecipanti CHAP e MAP. L’autore principale dell’articolo, Klodian Dhana, del Rush University Medical Center, ha sottolineato che la combinazione di fattori di stile di vita sani è fondamentale: rispetto ai partecipanti con nessuno o uno stile di vita sano, il rischio di Alzheimer era inferiore del 37% in quelli con 2-3, e del 60% in quelli con 4-5 fattori di stile di vita sano.
“Questo studio basato sulla popolazione aiuta a dipingere il quadro di come probabilmente diversi fattori abbiano un ruolo nel rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer”, ha dichiarato Dallas Anderson, direttore del programma della divisione di neuroscienze della NIA. “Non è un chiaro risultato di causa ed effetto, ma una forte scoperta a causa dei doppi set di dati e della combinazione di fattori di stile di vita modificabili che sembrano portare alla riduzione del rischio”.
La NIA sta attualmente finanziando più di 230 studi clinici attivi sull’Alzheimer e le relative demenze. Di questi, oltre 100 sono interventi non farmacologici, come esercizio fisico, dieta, allenamento cognitivo, sonno o terapie di combinazione. Le persone interessate a partecipare a studi clinici possono trovare ulteriori informazioni sul sito web della NIA.