Fornire supporto psicologico alle persone con diabete, che possono sperimentare condizioni di disagio tali da pregiudicare l’aderenza alle terapie. Ed essere al fianco dei tanti colleghi diabetologi che hanno visto completamente cambiato il proprio assetto lavorativo, rischiando di sviluppare vissuti di tipo ansioso e stress. Con questi due obiettivi, l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e la Società Italiana di Diabetologia (SID) hanno avviato il progetto ‘Psicologi in linea per la diabetologia’.
Sui siti web di entrambe le società scientifiche è stato pubblicato un elenco di psicologi, con un breve profilo, regione di appartenenza, contatto e-mail e numero di telefono, che si sono resi disponibili a un consulto gratuito. Per i pazienti e gli operatori sanitari interessati a usufruire del servizio, sarà sufficiente contattare uno degli specialisti presenti nell’elenco per fissare un appuntamento e compilare il consenso informato. La consulenza avverrà online, mediante Skype, videochiamata di WhatsApp o con una semplice telefonata. Il progetto è promosso da Mariano Agrusta, coordinatore del ‘Gruppo AMD Psicologia e Diabete’, Mara Lastretti, consulente esterna dello stesso Gruppo e Liliana Indelicato, coordinatrice del ‘Gruppo SID Psicologia e Diabete’.
“L’emergenza Covid-19 ha attivato emozioni di paura, solitudine e isolamento – commenta il professor Francesco Purrello, presidente della SID – Anche le abitudini imposte dalla cosiddetta ‘nuova normalità’ rendono necessario un processo di riadattamento, non sempre facile da attivare. Le persone con diabete sono tra le categorie più a rischio: l’alterazione della routine quotidiana può modificare in loro i comportamenti alla base di una buona auto-gestione e compromettere stili di vita sani. La task force di psicologi attivata grazie alla collaborazione tra SID e AMD intende proprio supportare i pazienti che affrontano questa condizione di disagio”.
“Il servizio di supporto psicologico è aperto anche agli stessi diabetologi – sottolinea Paolo Di Bartolo, Presidente AMD – Con il coronavirus, il diabetologo, così come tutti gli altri medici, si è trovato ad affrontare un’emergenza senza precedenti, contro un nemico invisibile che ha colto tutti di sorpresa. Molti colleghi da diabetologi ospedalieri si sono ritrovati ‘catapultati’ in prima linea, per un doveroso rinforzo alle forze in campo, con un repentino cambiamento di setting lavorativo che li ha posti in una situazione di ristrutturazione del proprio operato. Hanno insomma dovuto elaborare una trasformazione che richiede una grande compartecipazione sia di tipo cognitivo sia di tipo emotivo affettivo”.