ViiV Healthcare, azienda globale specializzata nell’HIV a maggioranza GSK, in partecipazione con Pfizer Inc. e Shionogi Limited, ha reso nota oggi l’analisi ad interim dello studio HIV Prevention Trials Network (HPTN) 083 che ha valutato la sicurezza e l’efficacia del regime sperimentale di cabotegravir iniettabile a lunga durata d’azione per la prevenzione dell’HIV. Nello studio cabotegravir è risultato più efficace del 69% (95% CI 41%-84%)nella prevezione dell’infezione da HIV nei maschi che fanno sesso con i maschi (MSM) e nelle donne transgender che fanno sesso con gli uomini in confronto all’attuale standard terapeutico, le compresse orali giornaliere di emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato (FTC/TDF) al dosaggio di 200 mg e 300 mg. Lo studio ha raggiunto l’obiettivo primario di non inferiorità con una differenza che si avvicina alla superiorità a favore di cabotegravir, in attesa dell’analisi finale.
Lo studio HPTN 083, che ha coinvolto circa 4.600 partecipanti da oltre 40 siti in Nord e Sud America, Asia, e Africa, è uno dei primi studi clinici in assoluto che mette a confronto due agenti di prevenzione attiva. In una revisione ad interim programmata, il Data and Safety Monitoring Board (DSMB) indipendente ha rilevato come lo studio abbia chiaramente indicato che cabotegravir iniettabile a lunga durata d’azione risulta altamente efficace nella prevenzione dell’infezione da HIV nella popolazione in studio.
Tra le 50 persone dello studio che hanno contratto l’HIV, 12 erano state randomizzate nel braccio con cabotegravir a lunga durata d’azione e 38 erano state randomizzate nel braccio con FTC/TDF orale giornaliero. Questo si traduce in un tasso di incidenza di HIV di 0,38% (95% intervallo di confidenza [CI] 0,20%-0.66%) nel gruppo cabotegravir e 1,21% (95% CI 0,86%-1,66%) nel gruppo FTC/TDF. L’aderenza a FTC/TDF per via orale è stata alta, sulla scorta di un campione di popolazione in cui è stato individuato tenofovir (> 0.31 ng/ml) nell’87% di tutti i campioni testati. Tuttavia, a fronte di questo elevato livello di aderenza alla terpia orale, cabotegravir a lunga durata d’azione è risultato del 69% (95% CI 41%-84%) più efficace rispetto a FTC/TDF nel prevenire l’infezione da HIV nella popolazione in studio.
Myron S. Cohen, M.D., Co-Principal Investigator of the HPTN and the Yeargan-Bate Distinguished Professor of Medicine, Microbiology and Immunology and Epidemiology at the University of North Carolina (UNC) at Chapel Hill, afferma: “Ogni anno si stima che siano 1,7 milioni le nuove diagnosi di HIV. Per abbassare questo numero, crediamo che siano necessarie più opzioni preventive in aggiunta alla terapia con compresse orali giornaliere attualmente disponibile. Se approvato, un nuovo agente iniettabile come cabotegravir a lunga durata d’azione somministrato ogni due mesi, potrebbe giocare un ruolo importante nel ridurre la trasmissione di HIV aiutandoci a far terminare l’edpidemia da HIV”.
La sicurezza è risultata simile nei due gruppi. La maggior parte dei partecipanti nel gruppo cabotegravir (80%) ha riferito dolore o tensione nel sito di iniezioni in confronto al 31% dei partecipanti del braccio FTC/TDF, che hanno ricevuto iniezioni placebo. La sospensione della terapia per le reazioni nel sito di iniezione o per intolleranza all’iniezione nel gruppo cabotegravir è stata del 2% mentre non si sono osservate sospensioni legate allo stesso motivo nel braccio FTC/TDF.
Sulla scorta di queste osservazioni, il DSMB ha raccomandato di chiudere in anticipo la parte dello studio in cieco e randomizzato e di renderne noti i risultati. Ai partecipanti del braccio FTC/TDF verrà offerto CAB LA mentre chi già era trattato con questo farmaco potrà continuare a riceverlo. Ai partecipanti che non intendono ricevere cabotegravir a lunga durata d’azione sarà comunque offerto FTC/TDF fino al termine dello studio in cieco precedentemente definito. La decisione del DSMB è stata approvata dall’NIAID (U.S. National Institute of Allergy and Infectious Diseases) che fa parte del National Institutes of Health (NIH), che ha sostenuto lo studio.
Lo studio HPTN 083 ha arruolato MSM HIV-negativi e donne transgender che fanno sesso con uomini, partecipanti considerati a rischio di infezione da HIV. Due terzi dei partecipanti allo studio avevano meno di 30 anni e nel 12% si trattava di donne transgender. Metà dei partecipanti negli USA sono stati identificati come neri o afro-americani.
“I risultati di questo studio dimostrano che cabotegravir iniettabile a lunga durata d’azione somministrato ogni due mesi può ridurre con successo il rischio di infezione da HIV nei soggetti ad alto rischio MSM e nelle donne transgender,” spiega Kimberly Smith, M.D., Head of Research & Development at ViiV Healthcare. “Siamo entusiasti di questi risultati non solo perché mostrano l’elevata efficacia di cabotegravir ma anche perché abbiamo dimostrato l’elevata efficacia in uno studio che rappresenta adeguatamente alcune delle popolazioni più colpite dall’HIV – MSM neri negli Stati Uniti, giovani MSM a livello globale e donne transgender” afferma.
“Siamo anche impegnati a studiare l’efficacia di cabotegravir nelle donne e continuiamo ad essere focalizzati sul completamento di HPTN 084, studio gemello di 083, che ci offrirà importanti informazioni sull’efficacia di cabotegravir nelle donne. C’è bisogno di nuove opzioni per la prevenzione di HIV che offrano un’alternativa efficace alla PrEP orale quotidiana. Se approvato, questo regime a lunga durata d’azione ha la potenzialità per essere un game-changer nella prevenzione dell’HIV, riducendo la frequenza del dosaggio da 365 volte a sole sei volte l’anno”.
HTPN 083 è stato sostenuto congiuntamente da NIAID, parte dell’NIH, e ViiV Healthcare ed è stato condotto da HPTN. I farmaci impiegati sono stati forniti da ViiV Healthcare e Gilead Sciences.