Acne

Cicatrici da acne: prevenire si può

Otto ragazze su dieci e sei ragazzi su dieci affermano di avere problemi estetici legati ai “brufoli”. I brufoli, così viene chiamata l’acne dai ragazzi, rappresentano quindi il più fastidioso problema estetico per la maggior parte dei ragazzi ma, nonostante ciò, viene poco curata a causa della persistenza del problema che spesso necessita di lunghi trattamenti per essere risolta.
Sono i risultati dell’indagine conoscitiva sulle abitudini e sugli stili di vita degli adolescenti “Adolescenti e Stili di Vita” realizzata dall’Associazione Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di ricerca IARD, su un campione nazionale rappresentativo di 2019 studenti frequentati la classe terza della scuola secondaria di primo grado.
“L’acne è una malattia cronica che interessa principalmente, ma non esclusivamente, gli adolescenti” spiega Giuseppe Monfrecola, Docente di Dermatologia Università Federico II, Napoli. “Diciamo innanzitutto, per rassicurare i ragazzi, che l’acne non è una malattia infettiva e non è dovuta ad una alterazione dei livelli ormonali, ma è una malattia infiammatoria della pelle legata a una predisposizione genetica in cui giocano un ruolo importante fattori ambientali e anche la normale flora microbica cutanea”.
Ciò che purtroppo viene spesso trascurato è che l’acne grave, ma anche quella lieve se non opportunamente curata, può generare cicatrici permanenti. Curare l’acne e prevenire la comparsa di cicatrici è possibile e questo è l’obiettivo di una iniziativa di sensibilizzazione GaldermaHai mai pensato che l’acne possa lasciare il segno?
“L’acne viene spesso considerata come un transitorio e trascurabile problema estetico sia dai medici ma soprattutto dalle persone, che, come rilevato anche in questo studio, non ricorrono in maniera tempestiva a trattamenti efficaci, probabilmente in parte per l’ampia disponibilità di prodotti coadiuvanti dermocosmetici, ma anche per la credenza diffusa che l’acne sia una fase normale dell’età della crescita” continua Monfrecola. “Al contrario si tratta di una malattia molto complessa dal punto di vista patogenetico, che va assolutamente curata in ogni sua forma perché impatta marcatamente sulla tenuta psicologica di chi ne è affetto. Il primo motivo è che l’acne “si vede”, dato che colpisce con papule, pustole, noduli arrossati viso/scollatura e spalle di persone in fase adolescenziale/giovanile. Ma l’acne può interessare anche il tronco, sia petto che schiena, localizzazioni spesso trascurate dal medico dove i segni cicatriziali sono molto frequenti e marcati. Solo trattamenti adatti e validati scientificamente, precoci e costanti possono evitare o limitare l’insorgenza di cicatrici deturpanti di viso e tronco”.

Nel video:

  • Giuseppe MONFRECOLA
    Docente di Dermatologia Università Federico II, Napoli
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