“Lavora con il Cuore” è la campagna di prevenzione avviata nel 2015 dalla Fondazione Italiana per il Cuore, in condivisione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l’intento di valutare i principali fattori di rischio cardiovascolare tramite un semplice test del sangue. “Sono convinto che si stia aprendo una nuova stagione illuminata, in cui il mondo del lavoro si coalizza sempre più con tutti i Soggetti che si occupano della salute dei cittadini” – commenta l’Onorevole Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali -. “La salute del singolo individuo, infatti, è certamente un bene primario, ma lo è ancor più se anche il contesto lavorativo lo sostiene con adeguate ed integrate politiche di welfare. In questa ottica il Ministero del Lavoro con la Fondazione Italiana per il Cuore è riuscito a realizzare un significativo intervento per i suoi dipendenti mirato all’individuazione di eventuali patologie cardiovascolari, purtroppo in crescita in molti Paesi europei. L’iniziativa, portata avanti nel 2015 e nel 2016, rappresenta un grande esempio di sensibilità rivolta alle lavoratrici e ai lavoratori che può indurre ad adottare stili di vita corretti, attivando un circolo virtuoso. Per un datore di lavoro, avere collaboratori in salute favorisce un ambiente di lavoro più armonioso, riduce i costi e incrementa efficienza e produttività. Questa importante azione di welfare rappresenta, altresì, un esempio di politiche di gestione del personale moderno volto a facilitare un rapporto di coalizione tra amministrazione e dipendenti”.
“Tra dicembre 2015 e febbraio 2016, infatti, la campagna si è svolta nelle sedi centrali del Ministero del Lavoro a Roma, e ha coinvolto circa 550 persone (25,8% uomini e 74,2% donne), il 56% dei dipendenti, con ottimi risultati in termini di informazione e sensibilizzazione – afferma Stefania Cresti, Direttore Generale, Direzione Generale per le Politiche del Personale, l’Innovazione Organizzativa, Il bilancio-UPD, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Roma – A dimostrazione del fatto che il mondo del lavoro rappresenta un’area privilegiata per iniziative di questo tipo, ricordiamo che il 10,5% delle persone coinvolte non aveva alcuna conoscenza dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari ma un 35% era composto da fumatori o ex fumatori, un 20% con stile di vita sedentario, e che circa il 21% ha scoperto in quella occasione di presentare fattori di rischio cardiovascolare aumentato”.
Inoltre, dalle valutazioni effettuate sui dati della campagna in collaborazione con il Servizio Prevenzione e Protezione del CNR di Roma e la Società Italiana Studio Arteriosclerosi sezione Lazio, è emerso che il 98% dei lavoratori intervenuti ha giudicato molto positiva l’iniziativa affermando, nell’81% dei casi, che la campagna ha permesso di migliorare le proprie conoscenze sui fattori di rischio cardiovascolari. Il 97% ha dichiarato che avrebbe tenuto conto dei consigli ricevuti e ben il 68,5% si è detto intenzionato a parlarne con il proprio medico.