La scarsa attitudine verso la protezione allarma gli esperti, soprattutto quest’anno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha previsto che quest’inverno circoleranno due nuovi virus – A/Hong Kong/4801/2014 (H3N2) e B/Brisbane/60/2008 – e che quindi l’influenza potrà essere più aggressiva. Particolarmente esposti sono gli over 65, la categoria più colpita dal virus di tipo A e che rischia complicanze importanti come la polmonite. “Negli ultimi anni si è registrato un progressivo calo delle vaccinazioni, soprattutto nella popolazione anziana, ma a partire dall’anno scorso la curva si sta rialzando. Nonostante questo, però, siamo ancora piuttosto lontani dall’obiettivo di vaccinare il 75% della popolazione target, come raccomandato dal Ministero della Salute. Ad esempio, nella stagione 2015-2016 abbiamo raggiunto solo il 50% circa”, spiega Giovanni Rezza, sirettore del Dipartimento di malattie infettive, Istituto Superiore di Sanità. “Gli ultimi dati della rilevazione Influnet, aggiornati al 16 novembre, mostrano un progressivo aumento dei casi di malattie riconducibili a stati influenzali e parainfluenzali, che hanno superato quota 189.000. Non siamo ancora in grado di sapere quanti di questi casi siano dovuti al virus dell’influenza. Sappiamo però che il picco del contagio è atteso fra dicembre e gennaio e che le categorie a rischio sono ancora in tempo per proteggersi con la vaccinazione”.
I blog per over 65. Gli anziani che frequentano il web sembrano avere opinioni più decise della popolazione generale: l’indagine di Voices from the blogs individua una quota di commenti positivi del 69%, sostenuti dall’idea che il vaccino sia importante proprio per la loro fascia di età (33,7%), che diminuisca il rischio di complicanze (25,8%) e la mortalità (25,1%). L’atteggiamento negativo, invece, riguarda gli effetti collaterali (50,3%), la paura che il vaccino porti malattie più serie (26,3%), mentre un 23,4% sostiene che sia utile solo per gli anziani particolarmente fragili. “Si tratta naturalmente di false paure – commenta Michele Conversano, igienista e Presidente HappyAgeing – gli studi scientifici e la pratica clinica hanno dimostrato nel corso degli anni la sicurezza e la tollerabilità dei vaccini antinfluenzali. Pensiamo ad esempio al vaccino adiuvato che viene utilizzato in Italia da quasi 20 anni, la cui sicurezza è provata da test effettuati su oltre 40 mila persone. Per non parlare poi del profilo di tollerabilità, confermato dalle oltre 80 milioni di dosi distribuite in tutto il mondo”.
Il vaccino adiuvato. Proteggere gli anziani dalle complicanze dell’influenza è uno degli obiettivi principali della campagna di vaccinazione: ogni anno, infatti, si stima che circa 8mila persone muoiono a causa di condizioni di salute in qualche modo aggravate dalla presenza dell’infezione influenzale. Tra i vaccini a disposizione, quello adiuvato con MF59 si è dimostrato il più efficiente nel proteggere gli anziani e quindi anche nell’abbassare il rischio di complicazioni. Su Internet, però, se ne parla poco e ancora di meno sui social. Se ne parla invece prevalentemente sui siti istituzionali (50,7%) con un parziale contributo dei blog relativi agli anziani (25,8%) e dei siti di medicina (23,5%). Eppure l’efficacia di questi vaccini è ampiamente dimostrata. “In particolare, negli anziani, il vaccino influenzale adiuvato ha dimostrato di evocare una risposta immunitaria significativamente superiore negli anziani rispetto ai vaccini trivalenti convenzionali. La vaccinazione adiuvata, inoltre, produce una risposta anche nei confronti di ceppi influenzali non inclusi nella formulazione del vaccino ma che circolano durante l’inverno. In questo modo, si riesce a ridurre de 25% il rischio di ricovero ospedaliero per influenza e polmonite negli over 65”, dice Conversano.
Nel video:
- Giovanni REZZA
Direttore Dipartimento malattie infettive Istituto Superiore di Sanità- Michele CONVERSANO
Igienista ASL di Taranto e Presidente HappyAgeing- Tommasa MAIO
Responsabile per FIMMG del progetto “MMG e Vaccinazioni”