Italiani poco attenti alla dieta mediterranea

A un anno da Expo, dove l’Italia ha potuto vantare i benefici della Dieta Mediterranea, la fotografia delle abitudini alimentari del nostro Paese ritrae, però, una situazione distante da questo modello nutrizionale.

Gli italiani credono di mangiare bene ma non è così. E’ quanto emerge in apertura della sessione “Malnutrizione Vitaminica e Minerale” del congresso scientifico “Spazio Nutrizione”, in cui sono stati presentati in anteprima i risultati della ricerca di Curare la Salute. Partendo dagli oltre 15.000 test compilati sul sito curarelasalute.com, GfK Eurisko ha effettuato una rielaborazione ed un’analisi per validare i dati emersi.

La Campagna “Curare la Salute”, iniziativa che nasce con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di prendersi attivamente cura di sé, partendo dall’alimentazione e da uno stile di vita virtuoso, promossa con il contributo incondizionato di Pfizer Consumer Healthcare, è patrocinata da ADI, Federfarma, FOFI, SIMG e Centro Studi e Ricerche sull’ObesitaÌ dell’UniversitaÌ degli Studi di Milano.

Per verificare le proprie abitudini alimentari è possibile collegarsi al sito curarelasalute.com per effettuare il proprio Test della Piramide Alimentare, che quest’anno si rinnova arricchendosi di consigli personalizzati per età, sesso ed esigenze specifiche.

Solo 2 italiani su 10 consumano il giusto quantitativo di frutta e solo 3 su 10 quello corretto di verdura, nonostante pensino di mangiare adeguatamente questi alimenti, di cui le pozioni raccomandate giornaliere sono tra le 4 e le 5.
Molto basso risulta anche il consumo quotidiano di latte e derivati. Ciò espone potenzialmente ad una carenza di Calcio, sostanza fondamentale per il corretto mantenimento del proprio sistema scheletrico. L’assunzione corretta di latte e derivati è particolarmente importante soprattutto per la popolazione over 60, le cui ossa sono più fragili e circa 84% dichiara di non mangiarne a sufficienza”

Dalla ricerca risulta anche che il 21% della popolazione italiana non ha un corretto apporto di Vitamina D, micronutriente fondamentale per la salute delle nostre ossa e del nostro sistema immunitario, che dovrebbe essere garantito, oltre che con l’esposizione al sole, grazie anche all’alimentazione. I dati evidenziano che solo 2 italiani su 10 assumono correttamente latticini, mentre 3 su 10 non mangia il giusto quantitativo di uova, alimenti ricchi proprio di questa vitamina.

Anche il pesce risulta essere un grande assente dalle tavole degli italiani, a consumarne il corretto quantitativo settimanale è solo 1 italiano su 3, come anche per la frutta a guscio, di cui solo 1 su 2 ne mangia i quantitativi raccomandati. Questi due dati evidenziano come la dieta degli italiani sia povera anche di Omega3, acidi grassi che contribuiscono al corretto funzionamento del cuore, a mantenere normali la pressione sanguigna e il corretto livello dei trigliceridi nel sangue.”. Il fenomeno, analizzato dalla ricerca GfK, risulta particolarmente rilevante nelle fasce più giovani della popolazione (64% mangia poco pesce mentre il 73% poca frutta a guscio), per cui gli Omega3 risultano fondamentali per le funzioni cognitive.

Nel video:

  • Michele Carruba
    Direttore Centro Studi Obesità Università di Milano
  • Stefania Fregosi
    Direttore Ricerche quantitative Dipartimento Healthcare Gfk Eurisko
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