Uno studio recente mostra che i videogiocatori che si identificano con un personaggio videoludico sessista e violento hanno meno empatia (ossia meno sensibilità) verso le donne vittime di violenze.
Inquietano i risultati di un’indagine della Ohio State University e pubblicato sulla rivista PLOS One, che ha messo confronto due gruppi di giovani videogiocatori sottoposti a due famosi titoli ludici: GTA (Grand Theft Auto) e Half Life. Entrambi i videogiochi mostrato tratti violenti, ma GTA permette anche di trovarsi in situazioni di violenza sessuale verso le donne.
Al termine della ricerca, i videogiocatori di GTA si sono dimostrati più affini alle gesta del personaggio interpretato nel gioco, nonostante i comportamenti sessualmente violenti. Inoltre sono state mostrate ai ragazzi immagini di donne vittime di violenza e il gruppo di coloro che hanno giocato a GTA ha evidenziato un minimo livello di empatia verso gli scatti violenti. Come se non bastasse, i giovani immedesimati negli personaggi violenti sentono come proprio molte affermazioni maschiliste.
C’è da dire che la ricerca ha un limite, essendo stata condotta per un breve lasso di tempo; i ricercatori quindi non sono in grado di dire quanto questa immedesimazione duri nel tempo. C’è da sperare che siano atteggiamenti limitati e poveri di conseguenze a lungo termine.