Il Team Novo Nordisk, la prima squadra al mondo di ciclisti professionisti con diabete, torna a gareggiare nel circuito internazionale alla 107° edizione della Milano – Sanremo, che con i suoi 293 km di percorso rappresenta la più lunga e celebre corsa in linea italiana.
L’edizione 2015 ha visto brillare la stella di uno dei corridori del Team, l’italiano Andrea Peron, protagonista di una fuga iniziata poco dopo la partenza e durata sino a 38 km dall’arrivo. “Il diabete non è una limitazione per me”, dice Peron. “Non mi ha impedito di correre i quasi 300 km della Milano-Sanremo dell’anno scorso e di far parte del gruppo degli 11 corridori in testa per gran parte della gara. Quest’anno voglio ottenere di più.”
Andrea Peron, 27 anni da Camposanpiero, Padova, è alla sua quarta stagione con il Team Novo Nordisk. Ad Andrea il diabete è stato diagnosticato a 16 anni, ma questo non lo ha fermato. Durante la sua carriera nel Team Novo Nordisk ha collezionato numerosi piazzamenti nella top 10, inclusi podi nel Tour de Beauce, nel Tour di Cina nel 2013 e nel Giro della Corea nel 2015. “Avere il diabete non deve essere un freno”, continua Peron, che è molto consapevole di quanto la sua esperienza sia importante come esempio e incoraggiamento per le persone con diabete: “Quando gareggio, non mi considero un ciclista con il diabete, ma semplicemente un ciclista”.
La ricca stagione di corse 2016, che ha già visto la partecipazione del Team a prestigiose corse italiane – Trofeo Laigueglia, Strade Bianche, Gran Premio Industria & Artigianato di Larciano – e internazionali, porta con sé un’importante novità: il rinnovo della partnership con le iconiche biciclette Colnago. L’ammirazione per le imprese del Team Novo Nordisk emerge anche dalle parole del patron Ernesto Colnago: “Credo nei valori veri del ciclismo e vedo in questa squadra la passione genuina per il ciclismo. Questi ragazzi trasmettono tanta gioia e voglia di impegnarsi, auguro a loro un futuro ricco di soddisfazione e successi”. Quest’anno gli atleti con diabete potranno pedalare sulle migliori biciclette Colnago: C60 e V1-r per le corse su strada e K-zero nelle prove contro il tempo.
“Praticare il ciclismo come sport è di grande beneficio in entrambe le forme di diabete (tipo 1 e 2), sia per i suoi benefici effetti sul metabolismo, sulla prevenzione del rischio cardiovascolare e per il suo ruolo sul piano psicologico e sociale”, sostiene Paolo Rumi, Diabetologo, endocrinologo, medico dello sport, membro CDR AMD – Associazione Medici Diabetologi Lombardia, Direttore Istituto Medicina dello Sport CONI/FMSI Milano. “È uno sport prevalentemente di tipo aerobico, con variazioni della glicemia tendenzialmente prevedibili, quindi abbastanza facile da ‘gestire’ anche in condizioni ‘estreme’. Andare in bicicletta più volte a settimana, così come praticare un’attività fisica aerobica, sono abitudini molto utili per migliorare il controllo della malattia e prevenire le complicanze”.
“In tutto il mondo sono oltre 400 milioni le persone con diabete, e solo in Italia quasi 4 milioni; questo ne fa una pandemia a livello globale,” dice Gianluca Perseghin, Presidente sezione Lombardia SID – Società Italiana di Diabetologia. “Questa condizione affligge non solo chi ne è affetto ma anche i familiari; in quest’ottica l’esempio del Team Novo Nordisk è essenziale, poiché dimostra che con l’aiuto dei progressi della medicina e con la forza di volontà si può gestire il diabete in maniera ottimale. I successi degli atleti provano che questo può non essere un ostacolo al raggiungimento di obiettivi ambiziosi, ma al contrario può rappresentare uno sprone”.
“Un messaggio fondamentale da trasmettere anche ai più piccoli, dal momento che, stando agli ultimi dati, il numero di giovani con diabete di tipo 1 è in crescita, particolarmente nella fascia di età inferiore ai 6 anni”, dice Franco Cerutti, Presidente SIEDP – Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica. “La diagnosi di diabete a questa età può causare forte stress e disagio sia al bambino sia ai familiari. Poter vedere concretamente che altre persone con la stessa malattia non hanno rinunciato alla propria vita a causa del diabete e hanno ottenuto successo può aiutare nell’affrontare questa fase complicata”.
Nel video:
- Phil Southerland
CEO and Co-Founder Team Novo Nordisk- Vassili Davidenko
General Manager Team Novo Nordisk- Andrea Peron
Atleta Team Novo Nordisk- Paolo Rumi
Diabetologo – Direttore Istituto Medicina dello Sport CONI/FMSI Milano- Pierfrancesco Majorino
Assessore Politiche Sociali Comune di Milano- Giulio Frontino
Pediatra Ospedale San Raffaele Milano