Si apre oggi giovedì 14 aprile a Roma il IX Congresso Internazionale promosso dall’ADIPSO (l’Associazione per la difesa degli psoriasici), un’occasione importante per un confronto su sulla psoriasi, una diffusa patologia cronica della pelle. Un evento che non vede coinvolti solo medici e istituzioni ma che prevede un fondamentale spazio di confronto con i pazienti nella giornata di sabato 16 aprile, con tutte le persone affette da psoriasi che potranno porre domande agli esperti, anche on line sul sito www.adipso.org.
Il Congresso sarà occasione per concentrare le forze verso un obiettivo comune: chiedere terapie a Regioni e Sistema Sanitario Nazionale, costretti da anni a procedere con conti in rosso e un conseguente allungamento delle liste d’attesa, forse il male peggiore per coloro che tutti i giorni devono sopportare una patologia così fastidiosa.
Sono 3 milioni le persone affette da psoriasi in Italia, eppure l’orecchio delle istituzioni pare spesso rivolto altrove. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) dal 2014 ha riconosciuto la psoriasi come malattia non trasmissibile grave, che richiede una maggiore sensibilizzazione pubblica, includendola nell’agenda della salute globale. Ma le pagine dell’agenda italiana sono rimaste tristemente bianche. Ecco perché l’ADIPSO si batte da anni affinché tutti i malati cronici, non solo gli psoriasici, possano avere accesso alle cure; ma serve un impegno più concreto da parte del Governo, non solo delle Regioni, spesso obbligate dal Governo a seguire tagli alla sanità locale sempre più sanguinosi. Serve, per esempio, che i centri PSOCARE (specializzati nella cura della psoriasi) escano dall’impasse degli ultimi anni e tornino al centro del dibattito.
Il IX Congresso Internazionale ADIPSO si chiuderà proprio il 16 aprile e vedrà la presenza dei massimi esperti per fare il punto sulle nuove terapie. Ma sarà anche l’occasione per parlare di discriminazione, di stigma, di disagio sociale per una malattia invalidante che colpisce sempre più persone nel mondo, Italia compresa, e sempre più giovani.