Menopausa, un farmaco senza progesterone

Uno dei maggiori fattori che riducono la compliance all’utilizzo della Terapia Ormonale Sostitutiva è rappresentato dall’intolleranza al progestinico1. Adesso, per le donne per le quali la terapia contenente progestinico non è appropriata, grazie ad un accordo tra Pfizer e MSD, arriva in Italia Duavive®, il primo di una classe di farmaci, la TSEC, Tissue Selective Estrogen Complex o Complesso Estrogenico Tessuto-Selettivo, in grado di contrastare in modo efficace i più fastidiosi sintomi menopausali: vampate di calore, sudorazioni notturne e qualità del sonno. Problemi che, secondo l’indagine, compromettono il benessere fisico ma anche la sfera sessuale e la vita di relazione.
Il farmaco è un’associazione tra un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERM), il bazedoxifene, ed estrogeni naturali. Il vantaggio è duplice: con gli estrogeni il farmaco mantiene i benefici della terapia ormonale e con bazedoxifene riduce il rischio di iperplasia endometriale.
«Si tratta di un’importante innovazione terapeutica efficace nel contrastare i sintomi correlati alla carenza di estrogeni, indicata per le donne con utero per le quali la terapia progestinica non è appropriata» afferma Andrea Riccardo Genazzani, Professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Pisa e Presidente ISGE International Society of Gynecological Endocrinology. «Si tratta di una combinazione di estrogeni coniugati e bazedoxifene. Quindi una terapia ormonale senza progestinico. Gli estrogeni coniugati rimpiazzano la mancata produzione estrogenica nelle donne in menopausa ed alleviano i sintomi menopausali. Poiché gli estrogeni promuovono la crescita dell’endometrio, i loro effetti, se non contrastati, aumentano il rischio di iperplasia e cancro dell’endometrio. Da qui la necessità dell’aggiunta di bazedoxifene, che agisce come antagonista del recettore degli estrogeni nell’utero, riducendo notevolmente il rischio indotto dagli estrogeni di iperplasia endometriale in donne non isterectomizzate. Infatti, il bazedoxifene è un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni che, a seconda dei tessuti nei quali tali recettori sono espressi, può o agire da antagonista dei recettori (effetti inibenti), come nel tessuto mammario ed endometriale, o agire da agonista su altri tessuti, con un effetto stimolante sui recettori)».
La combinazione di estrogeni coniugati e bazedoxifene permetterà a molte donne in post menopausa, per le quali i progestinici non sono appropriati, l’accesso alla terapia.

Nel video:

  • Andrea Riccardo Genazzani
    Docente Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Pisa
  • Chiara Benedetto
    Docente Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Torino
  • Rossella Nappi
    Docente Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Pavia
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