Secondo un’indagine pubblicata sulla rivista BioPsychoSocial Med, oltre il 68% degli intervistati non si è mai recato dal medico per un consulto. Il ruolo del dermatologo è fondamentale per una corretta diagnosi e l’impostazione della terapia più adatta e nel supporto al paziente.
Nelle Linee Guida dell’American Academy of Dermatology si legge che gli antibiotici per il trattamento dell’acne devono essere impiegati con cautela e solo nelle forme più severe della patologia. I dati sull’antibiotico resistenza sono infatti preoccupanti: +40% in vent’anni e molti degli antibiotici incriminati sono proprio quelli per il trattamento dell’acne.
L’acne è una patologia cronica che richiede un trattamento a lungo termine, non una cura sintomatica. Le linee guida dell’American Academy of Dermatology raccomandano, per molte forme di acne, l’associazione di retinoide topico (come l’adapalene) e benzoile berossido (BPO) come terapia di attacco e di mantenimento per il trattamento dell’acne. L’associazione ha dimostrato di avere alti profili di sicurezza ed efficacia nella riduzione delle lesioni in uno studio pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology condotto su 452 pazienti, per 12 mesi applicando il prodotto sulla cute una volta al giorno.
Nel video:
- Antonino DI PIETRO
Direttore Scientifico Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano- Corinna RIGONI
Presidente Associazione Donne Dermatologhe Italia- Aurora PARODI
Direttore Clinica Dermatologica Ospedale San Martino-IST Genova