La sfida del sistema sanitario oggi si chiama sostenibilità. Si potrebbero ottenere risparmi per 150 miliardi di euro in Europa nell’arco di circa 45 anni attraverso iniziative di prevenzione dell’obesità mirate a incidere sui cambiamenti degli stili di vita.
E’ quanto emerge dai risultati ottenuti dall’applicazione del modello di micro-simulazione della domanda sanitaria in Europa (Italia e altri 12 paesi) nel medio-lungo periodo, basato su strumenti statistici ed econometrici, messo a punto dal CEIS-Università di Roma Tor Vergata in collaborazione con l’OCSE e sviluppato grazie al sostegno di AbbVie Italia.
Le proiezioni derivanti dall’applicazione del modello sono state raccolte in un Libro bianco presentato oggi a Roma presso l’Auditorium del Ministero della Salute nel corso del convegno “Il sistema sanitario alla prova della sostenibilità. Nuovi strumenti e soluzioni concrete per un traguardo possibile.” L’incontro organizzato da AbbVie e CEIS-Università di Roma Tor Vergata, in collaborazione con Il Sole 24 Ore, ha visto riuniti rappresentati di istituzioni, pazienti, accademici, operatori sanitari, parlamentari che si sono confrontati sul tema della sostenibilità del sistema sanitario e sulla possibilità di una concreta applicazione del modello di micro-simulazione della domanda di salute, quale strumento a sostegno della programmazione sanitaria.
Secondo quanto riportato nel Libro bianco a mettere a rischio la sostenibilità dei sistemi sanitari, in Europa al pari del nostro paese, concorrono diversi fattori. I dati più recenti indicano un preoccupante aumento delle malattie croniche, che pesano fino all’80% sulla spesa sanitaria dei paesi europei e sono la causa di 9 decessi su 10, il progressivo invecchiamento della popolazione, nel 2050 il 37% degli europei avrà più di 60 anni. Al tempo stesso assistiamo al crescente diffondersi dei problemi legati a obesità e sovrappeso in più della metà dei paesi OCSE, fino a interessare oltre il 50% della popolazione. L’effetto combinato di questi elementi determina una forte pressione sulla spesa e pone seriamente a rischio la tenuta dei sistemi sanitari, tanto che secondo l’OCSE riuscire a prevedere l’evoluzione futura della spesa sanitaria è una delle sfide cruciali di tutti i paesi industrializzati, e suggerisce quindi l’adozione di modelli di previsione.
Le conclusioni del Libro bianco italiano “Il Sistema sanitario alla prova della sostenibilità” ribadiscono come sia urgente invertire la rotta e promuovere politiche incisive di prevenzione e promozione della salute. E’ fondamentale affrontare i temi della programmazione sanitaria dal lato della domanda e non più da quello dell’offerta. Per operare questo cambiamento di paradigma occorre rivedere completamente la “cassetta degli attrezzi”, con la quale il decisore politico dovrà operare, ma soprattutto è necessario assumere una nuova prospettiva temporale degli interventi per passare dal breve periodo al medio/lungo, necessario alle politiche per rendere evidenti gli effetti sulla salute delle persone.
Nel video:
- Walter Ricciardi
Università Cattolica del Sacro Cuore- Fabrizio Greco
Amministratore delegato Abbvie Italia- Vincenzo Atella
Centro Studi Economici e Internazionali Università di Roma Tor Vergata