In Italia le persone affette da psoriasi sono almeno 2,5 milioni, l’80% delle quali colpite dalla forma lieve-moderata, spesso poco conosciuta e, di conseguenza, non adeguatamente curata. Fino a poco tempo fa il trattamento della patologia, caratterizzato da una difficile gestione dovuta alla scarsa praticità dei farmaci disponibili, contribuiva ad aggravare il disagio psicologico del paziente influendo negativamente sull’aderenza alla terapia, con evidenti ripercussioni sulla sua efficacia e sul decorso della malattia.
La grande novità di questi anni tra le terapie topiche per la cura della psoriasi lieve-moderata è rappresentata dalla combinazione in gel di un derivato della vitamina D, il calcipotriolo, associato al betametasone, un antiinfiammatorio corticosteroideo di elevata efficacia. Alla luce della revisione sistematica dei dati esistenti in letteratura sui benefici e sui rischi dei diversi trattamenti, questa combinazione, somministrata una sola volta al giorno, si è rivelata più efficace, rapida e meglio tollerata rispetto alle altre terapie convenzionali.
Gli studi clinici dimostrano che l’associazione calcipotriolo-betametasone esplica un effetto sinergico che risulta più efficace e con un buon profilo di sicurezza e tollerabilità sulla lunga durata dopo otto settimane di trattamento, infatti, si registra una riduzione di circa il 75% dell’indice PASI che misura l’estensione e la severità delle lesioni cutanee, contro il 61,3% dello steroide e il 55,3% del calcipotriolo, utilizzati singolarmente. Altro punto di forza è la monosomministrazione giornaliera che garantisce una maggiore aderenza da parte del paziente e non grava sulla qualità di vita. La combinazione in gel lipofilo, quindi, essendo anche pratica dal punto di vista cosmetico, viene incontro alle esigenze dei pazienti garantendo una maggiore compliance terapeutica e contribuendo a raggiungere un’efficacia clinica reale.
Nel video:
- Sergio Chimenti
Clinica Dermatologica Università di Roma “Tor Vergata”