LE PROPOSTE DEI MEDICI INTERNISTI SU RICERCA E TELEMEDICINA

I medici Ospedalieri Internisti hanno presentato al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin un documento propositivo sottoscritto da FADOI, Ia Società scientifica di medicina interna, e da altre 50 Associazioni Scientifiche riguardante la ricerca e la necessità di snellire i processi per eseguirla. Nell’occasione si è parlato anche di telemedicina e razionalizzazione dell’assistenza.

Nell’incontro il Ministro ha affrontato argomenti di particolare rilevanza quali l’appropriatezza e il sovraffollamento dei Pronto Soccorso. A tal riguardo, gli Internisti si sono resi disponibili a rafforzare il proprio impegno per implementare percorsi diagnostico-terapeutici sempre più appropriati che possano permettere risparmio e al contempo garantire ancora maggiore sicurezza al Paziente. Si è inoltre ribadita, al fine di limitare accessi impropri al Pronto Soccorso, l’importanza dell’integrazione ospedale-territorio, per la quale gli Internisti possono interpretare un ruolo centrale in sinergia con i Medici di Medicina Generale. In questa prospettiva e in particolare per la gestione della complessità clinica sul territorio, durante l’incontro è stato sottolineato come strumenti quali la telemedicina e la formazione dei Medici, finalizzati al controllo delle evoluzioni di malattia e alla misurazione degli esiti, possono rappresentare un importante investimento per il futuro.

«L’invecchiamento progressivo della popolazione in Europa e in Italia ha determinato la comparsa di nuovi problemi clinici e assistenziali con un significativo incremento dei costi», afferma il presidente di Fadoi Mauro Campanini. «È comparsa una nuova tipologia di paziente, la cui prognosi non è più condizionata da una singola patologia, ma dall’insieme di più fattori che generano multimorbidità e complessità». Proprio «questo stato di complessità clinica», sottolinea Antonino Mazzone, past president Fadoi, «è oggi al centro del processo assistenziale, in quanto elemento che inevitabilmente condiziona le scelte organizzative e cliniche determinando un incremento notevole dei costi di gestione. Basti pensare che il costo assistenziale delle malattie croniche è attualmente pari a circa il 75 per cento della spesa complessiva del Servizio sanitario nazionale (Ssn).

Nel video:

  • Mauro Campanini
    Presidente FADOI Federazione Dirigenti Ospedalieri Internisti
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