La preeclampsia si manifesta soprattutto nelle prima gravidanza.
Le donne più a rischio sono quelle obese con pressione alta prima della gravidanza, con problemi renali e/o che sono in attesa di gemelli.
Un aumento improvviso di peso durante la gravidanza dovrebbe far sospettare la presenza di preeclampsia, soprattutto se associata a mal di testa e problemi visivi.
La preeclampsia colpisce il 3-5% delle donne in gravidanza ed è familiare: il 20-40% delle figlie di donne che in gravidanza hanno avuto la preeclampsia avranno anch’esse lo stesso problema.
La preeclampsia è responsabile della metà delle morti materne in gravidanza nei paesi poveri.
In Italia è trattata con successo, però secondo uno studio dell’Università di California, pubblicato dalla rivista medica Jama Pediatrics (http://archpedi.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2020784), i bambini autistici nati da madri con preeclampsia sono il doppio rispetto ai bambini autistici nati da madri che in gravidanza non hanno avuto questo problema.
Gli esperti non affermano che la preclampsia nella madre provochi l’autismo nel figlio, ma i dati dello studio suggeriscono un collegamento tra le due malattie. L’ipotesi è che i problemi circolatori limitino i nutrienti e l’ossigeno che arriva al feto.
