L’acido urico rappresenta un importante fattore di rischio per malattie cardiovascolari e renali nelle persone con ipertensione, scompenso cardiaco e diabete. In questi soggetti un livello elevato di acido urico può contribuire anche alla comparsa di infarto o ictus e quindi alla morte. Secondo alcune ricerche l’acido urico potrebbe essere corresponsabile di quattro infarti su dieci, soprattutto in coloro che presentano colesterolo alto, ipertensione e iperglicemia.
Considerazioni preoccupanti, dato che nei paesi occidentali l’uricemia media è in progressivo aumento: nella popolazione maschile degli Stati Uniti il valore è raddoppiato in pochi decenni. Il recente progressivo aumento dell’uricemia viene messo in rapporto con la crescente diffusione di sovrappeso e obesità e dall’aumentato consumo di alimenti che favoriscono l’aumento di acido urico nel sangue.
A questo proposito le raccomandazioni della Società Italiana di Reumatologia sulla gestione della gotta, pubblicate sulla rivista Reumatismo (2013; 65 (1): 5-24) segnalano che alcuni alimenti sono associati a livelli incrementati di acido urico:
– carne
– frutti di mare
– birra (il consumo di vino moderato non aumenta significativamente il rischio di gotta).
– bevande zuccherate
Nel video:
- Claudio Borghi
Direttore Medicina Interna Ospedale Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna- Guido Grassi
Direttore Medicina Interna Ospedale San Gerardo Monza