Le Regioni hanno intenzione di organizzare una gara tra aziende produttrici ogni 2-3 anni per scegliere il glucometro più conveniente. Non è detto che sarà anche quello più efficace.
Chi si trova bene con il glucometro che usa adesso lo dovrà comunque cambiare dopo 2-3 anni. E probabilmente in seguito lo dovrà cambiare di nuovo con rischio elevato che le persone con poca dimestichezza con le tecnologie, come gli anziani, possano commettere errori.
I pazienti e le loro associazioni protestano e sostengono a gran voce l’emendamento alla legge di stabilità presentato dall’On. Becattini, Presidente Intergruppo parlamentare sul diabete, e colleghi, volto a evitare le gare di evidenza pubblica per la fornitura dei dispositivi medici per l’automisurazione della glicemia.
Ecco cosa chiedono i pazienti:
- Uniformare il trattamento in tutte le Regioni e non secondo il certificato di residenza
- Assicurare la libertà del team diabetologico per garantire appropriatezza, continuità terapeutica e personalizzazione
- Lasciare nel mercato italiano solo gli strumenti affidabili e sicuri
- Adottare una tariffa di rimborso nazionale unica, equa e sostenibile per le due tipologie di glucometri, una a media e una ad alta tecnologia, evitando il ricorso alle gare
- Istituire un’Autority nazionale che garantisca la sicurezza, definisca la tariffa di rimborso ed effettui i doverosi controlli
- Distribuire gli strumenti per l’autocontrollo nelle farmacie territoriali