QUANTE APPLICAZIONI PER L’ACIDO IALURONICO

L’acido ialuronico è una molecola che esiste naturalmente nell’organismo umano, oltre che negli animali e in alcuni batteri.
Nel nostro corpo viene prodotto da cellule chiamate fibroblasti (e da altre popolazioni cellulari. es. sinoviociti) allo scopo di proteggere e idratare i tessuti, dando loro turgore e plasticità.

Si trova in grandi concentrazioni nel derma, tessuto connettivo della pelle, ma è presente anche nell’umor vitreo dell’occhio, nei tendini, nel liquido sinoviale che riempie le cavità articolari, nelle pareti aortiche e nel cordone ombelicale.

Con il tempo, la quantità di acido ialuronico presente nell’organismo tende a diminuire, generando fenomeni come l’invecchiamento cutaneo, la perdita di plasticità e compattezza della pelle e la comparsa delle rughe, oltre a possibili problemi alle articolazioni e una diminuzione generale di elasticità dei tessuti.

Per le sue caratteristiche chimico-fisiche, l’acido ialuronico ha un alto potere idratante. Si comporta come una spugna, in grado di assorbire, trattenere saldamente e rilasciare grandi quantità di acqua in base al fabbisogno locale.

Oltre alla capacità di legare l’acqua, questa preziosa macromolecola agisce come lubrificante ed è in grado di assorbire gli urti all’interno delle parti mobili del corpo umano come le articolazioni.
Ha anche importanti proprietà anti- infiammatorie e cicatrizzanti, favorendo la produzione di nuovo collagene e i processi di riparazione tissutale.

Oggi, quando si parla di acido ialuronico, lo si associa immediatamente alle più avanzate terapie antirughe e alle nuove frontiere della dermoestetica.
Senza dubbio le proprietà anti-age di questa molecola hanno portato una piccola, grande rivoluzione in campo estetico, ma forse non tutti sanno che l’acido ialuronico trova numerose ed efficaci applicazioni in molti altri ambiti medici e terapeutici:

  • nella chirurgia oftalmica, per la produzione di lacrime artificiali nel trattamento della sindrome dell’occhio secco e come soluzione viscoelastica nella chirurgia della cataratta;
  • nella chirurgia otologica come rigenerante delle membrane timpaniche forate: l’applicazione di acido ialuronico stimola la formazione di tessuto cicatriziale;
  • nelle infiammazioni e lesioni ulcerose della bocca, come afte e stomatiti, o nel trattamento di ustioni di secondo e terzo grado, esistono terapie che si avvalgono delle proprietà riparatrici di questa molecola;
  • in reumatologia ed ortopedia l’acido ialuronico viene utilizzato come terapia intraarticolare, non solo come lubrificante del liquido sinoviale, ma anche per il suo ruolo protettivo dei tessuti, limitando la penetrazione di radicali liberi ed enzimi proteolitici;
  • in campo urologico, infine, l’acido ialuronico in sinergia con altre sostanze svolge una importante funzione antinfiammatoria e riparatrice nei confronti dell’epitelio vescicale (urotelio).

Nel video intervistati:

  • Luigi Allegra
    Pneumologo, Titolare di Malattie Respiratorie – Università degli Studi Milano
  • Marco Sergio Massarotti
    Reumatologo Malattie Osteometaboliche – Istituto Clinico Humanitas Rozzano Milano
  • Antonio Memeo
    Dirigente Ortopedia e Traumatologia – Azienda Ospedaliera G. Pini Milano
  • Piero Volpi
    Specialista in Ortopedia e Traumatologia e Medicina dello Sport
  • Massimo Lazzeri
    Specialista in Urologia Consulente scientifico Ospedale San Raffaele-Turro Milano
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