INVIA IL TUO SELFIE SU FACEBOOK PER LA CAMPAGNA CONTRO IL TUMORE OVARICO

A Milano la prima tappa di Scatti d’energia Insieme contro il tumore ovarico, campagna nazionale d’informazione per sensibilizzare le donne sull’importanza di riconoscere i sintomi della malattia. Ogni anno in Italia si registrano circa 5.000 nuovi casi di tumore ovarico. Nel 75% dei casi il carcinoma ovarico viene diagnosticato quando è già in stadio avanzato perché la malattia nelle sue fasi iniziali si accompagna a sintomi aspecifici e non riconosciuti.

  • Secondo una ricerca promossa da ACTO onlus insieme a O.N.Da, l’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna, il 70% delle donne italiane di età compresa tra i 40 e 65 anni non conosce la sintomatologia del tumore ovarico.
  • Il tumore ovarico è un tumore molto insidioso caratterizzato da sintomi aspecifici.
  • Non esistono attualmente strumenti di prevenzione (come il vaccino o come il pap test per il tumore della cervice) né test di screening precoce (come la mammografia per il tumore al seno).
  • Il carcinoma ovarico in più del 60% dei casi viene diagnosticato tardivamente quando è già in stadio avanzato e le possibilità di cura sono molto ridotte.
  • La diagnosi non tempestiva, facilitata dalla scarsa informazione, può influenzare l’esito delle terapie e la possibilità di sconfiggere la patologia.
  • Se il tumore ovarico viene diagnosticato in stadio iniziale la possibilità di sopravvivenza a 5 anni è del 75-95% mentre la percentuale scende al 25% per tumori diagnosticati in stadio molto avanzato.
  • Un primo fattore di rischio è rappresentato dall’età in quanto il picco di incidenza della malattia si registra tra i 50 e i 60 anni, dunque nelle donne in età peri o postmenopausale.
  • Il 1525% dei tumori all’ovaio ha come principale fattore di rischio la familiarità. Donne con madre e/o sorella e/o figlia affetta/e da tumore dell’ovaio, della mammella o dell’utero hanno maggiori probabilità di contrarre la neoplasia.
  • Le alterazioni dei geni BRCA1 e BRCA2 di origine ereditaria possono portare a una predisposizione più o meno importante allo sviluppo del tumore ovarico. Per accertare l’esistenza di tali alterazioni si effettua il test genetico BRCA1 e BRCA2, un test di laboratorio che permette di individuarne l’esistenza e, in caso positivo, di identificare le possibili opzioni di prevenzione.
  • Non esistendo strategie preventive efficaci per il tumore dell’ovaio, l’annessiectomia profilattica bilaterale (asportazione di tube ed ovaie) è in grado di prevenire la quasi totalità
    dei tumori ovarici su base geneticoereditaria.
  • Oltre alla familiarità e al rischio genetico bisogna considerare il sistema endocrino che si occupa della produzione e distribuzione di ormoni nell’organismo. In genere ovulazioni ripetute sembrano essere associate ad un rischio maggiore di contrarre la malattia mentre la gravidanza sembra giocare un ruolo importante come fattore protettivo del tumore dell’ovaio proprio per la riduzione del numero di ovulazioni.
  • Un prolungato allattamento, da studi effettuati, sembra incidere positivamente nel proteggere dalla malattia.
  • L’obesità, il fumo, l’assenza di esercizio fisico sono ulteriori fattori che aumentano il rischio di sviluppare questa neoplasia.

La campagna Scatti d’energia è una mostra fotografica con foto di personaggi famosi ma sono coinvolti anche i cittadini, che potranno inviare i loro selfies con messaggio attraverso la pagina Facebook dell’iniziativa (www.facebook.com/scattidenergia).
E sul sito www.scattidenergia.it si trova la gallery con i ritratti di celebrità e cittadini e tutte le informazioni sulla campagna. Dopo la tappa inaugurale di Milano, la mostra sarà ospitata a Napoli dal 22 al 28 ottobre 2014 e nel corso del 2015 a Roma, Bari e in altre città.

Nel video intervistati:

  • Nicoletta Cerana
    Presidente ACTO onlus Alleanza contro il Tumore Ovarico
  • Sandro Pignata
    Direttore Oncologia Medica UroGinecologica Istituto Nazionale Tumori Napoli
  • Nicoletta Colombo
    Direttore Unità di Ginecologia Oncologica Medica Istituto Europeo di Oncologia Milano
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