Presentati in un convegno i dati del Programma SuSTAin per ottimizzare la somministrazione domiciliare dei farmaci biologici infusivi per l’Artrite Reumatoide: 100% l’adesione alla terapia, 2,5 ore di tempo mediamente risparmiate dalla persona malata per ogni infusione, abbattimento delle spese per recarsi in ospedale con un risparmio di oltre 30 euro per infusione, protezione della produttività dei malati e di quella di chi li assiste, riduzione delle ore di lavoro perse per la terapia. Considerati i positivi risultati, l’obiettivo è ora quello di estendere il progetto ad altre Regioni.
L’Artrite Reumatoide è una grave malattia reumatica, cronica e sistemica, caratterizzata da sintomatologia dolorosa a carico dell’apparato locomotore e da danni invalidanti a livello delle articolazioni a causa della distruzione irreversibile delle strutture articolari colpite. La malattia, che coinvolge più frequentemente le mani, le ginocchia, le anche e i piedi, ha nel nostro Paese una prevalenza dello 0,7%-1% interessando, quindi, quasi una persona su cento e coinvolgendo circa 400mila italiani. Sono più colpite le donne e l’esordio della malattia avviene generalmente intorno ai 25-50 anni, nel pieno della vita lavorativa e dell’attività produttiva.
La cura dell’Artrite Reumatoide si basa sulla somministrazione, il più precocemente possibile, di farmaci che riducano i sintomi e combattano la disabilità per evitare che le articolazioni interessate dall’infiammazione vengano danneggiate in modo permanente e irreparabile. Negli ultimi anni sono stati messi a punto prodotti noti come modificatori della risposta biologica o ‘agenti biologici’, che agiscono specificatamente sui fattori che determinano l’infiammazione e il danno articolare. Questi farmaci devono talvolta essere somministrati presso strutture reumatologiche ospedaliere con modalità che possono compromettere l’aderenza al trattamento, condizione indispensabile per il successo terapeutico.
Per ovviare a questi inconvenienti, nel 2010 è stato messo a punto da Domedica, società specializzata nella progettazione ed erogazione di programmi di disease management – ossia la migliore gestione delle cure e della malattia – il Programma SuSTAin – un servizio di somministrazione territoriale di abatacept, uno dei farmaci biologici per la cura dell’Artrite Reumatoide sviluppato da Bristol Myers Squibb.
Nel corso di questi ultimi tre anni, con il programma SuSTAin – sviluppato in fase pilota in collaborazione con l’Agenzia di Sanità Pubblica (ASP), con l’Area politiche del farmaco della Regione Lazio e con l’Agenzia Regionale Sanitaria (ARES) della Regione Puglia – sono state incluse nel programma oltre 100 persone, per un totale di più di 1.350 infusioni domiciliari effettuate, e l’aderenza alla terapia è stata del 100%.
È di particolare rilievo sociale che il Programma SuSTAin produce un beneficio rilevante per la qualità di vita della persona in cura. È stato, infatti, calcolato che il risparmio in termini di tempo per persona è di 150 minuti per infusione, giacché il soggetto interessato non deve recarsi al Centro reumatologico ove è seguito e non deve attendere per eseguire il trattamento.
Nel video intervistati:
- Giovanni Minisola
Direttore Unità di Reumatologia – Ospedale “San Camillo” di Roma- Maurizio Percopo
Amministratore Delegato Domedica- Alberto Migliore
Responsabile Unità di Reumatologia – Ospedale S. Pietro-Fatebenefratelli di Roma