- In aumento l’incidenza della stenosi aortica: circa il 2-3% nella popolazione di età maggiore di 65 anni. Sopra gli 80 anni, ne soffre una persona su 4. Senza un intervento chirurgico, circa l’80% dei pazienti ha un’aspettativa di vita non superiore ai tre anni. Le cause sono generalmente una calcificazione dei vasi e dei tessuti della valvola conseguenti ai sedimenti del sangue e a carichi meccanici molto elevati: basti pensare che una valvola aortica sana si apre e chiude, a riposo, tra le 60 e le 80 volte al minuto. La malattia insorge solitamente tra i 60 e 70 anni. Sopra gli 80 anni, ne soffre una persona su 4. Visto il crescente numero di anziani, l’incidenza della stenosi è in forte aumento, circa il 2-3% nella popolazione di età maggiore di 65 anni. Senza un intervento chirurgico, circa l’80% dei pazienti ha un’aspettativa di vita non superiore ai tre anni.
- Ad oggi non esiste un trattamento farmacologico in grado di impedire la progressione della stenosi, pertanto il trattamento standard è la sostituzione della valvola aortica con un intervento chirurgico. La chirurgia mini invasiva e le nuove bioprotesi senza suture consentono operazioni molto più rapide e meno traumatiche per il paziente rispetto ad una procedura tradizionale, dove la valvola viene fissata con almeno una quindicina di suture. Questo ovviamente va ad impattare positivamente sui risultati dell’intervento, riducendo i rischi di infezione, e sui tempi di ripresa del paziente, che risultano più veloci, grazie al minor trauma chirurgico.
- È questo il processo più recente ed innovativo per la sostituzione della valvola aortica: facile, sicuro, riproducibile. L’ha effettuato già 400 volte Mattia Glauber, nuovo direttore del Cardio Center di Humanitas. Con oltre 10.000 interventi al suo attivo di cui 3.000 interventi con approccio miniinvasivo, Glauber è uno specialista di riferimento internazionale nella cura chirurgica delle patologie cardiache dell’adulto in mini-toracotomia e nella chirurgia sostitutiva delle valvole cardiache.
- L’esperienza clinica a supporto delle tecnologie sutureless è in rapida crescita: in 7 anni la bioprotesi sutureless è stata impiantata su oltre 6.000 pazienti in tutto il mondo. Ad oggi, sulla base dei dati dell’esperienza clinica, si può dire che l’utilizzo della valvola senza suture può essere appropriata nella maggior parte dei pazienti adulti. Naturalmente i maggiori benefici sono attesi nei pazienti con comorbidità e a maggiore rischio chirurgico o che si sottopongono ad interventi molto complessi, in cui una velocizzazione della sostituzione aortica risulta più rilevante.
Nel video intervistato:
- Mattia GlauberDirettore Cardio Center Ospedale Humanitas Milano