SI CHIAMA ONCOSTORIES IL PROGETTO SUL VALORE CURATIVO DEL DIALOGO

La terza tappa di Oncostories, la campagna nazionale di incontri tra esperti, pazienti con tumore e familiari dedicata alla qualità di vita durante la chemioterapia, è promossa e ospitata a Milano dall’Istituto Nazionale dei Tumori, punto di riferimento dell’Oncologia italiana.
Obiettivo del progetto è incoraggiare medici e pazienti a parlare apertamente di tutti i problemi che possono insorgere durante la chemioterapia e che spesso non vengono adeguatamente affrontati durante le visite e i controlli: come appunto gli effetti collaterali dei farmaci, il cui impatto sulla vita familiare e lavorativa dei pazienti può essere drammatico. Nella relazione medico-paziente il dialogo può avere un valore curativo e rappresentare una risorsa importante per affrontare la malattia e mantenere una buona qualità di vita durante il percorso di cura. Numerosi studi confermano che il vomito da chemioterapia è il sintomo che ha il più elevato grado di impatto sulla qualità di vita del paziente e sullo svolgimento delle normali attività quotidiane. Grazie al rapporto con il medico, il paziente può comprendere che gli effetti collaterali da chemioterapia sono evitabili, e non bisogna darli per scontati.
Secondo una ricerca condotta da Salute Donna e Sipo, la chemioterapia condiziona in maniera rilevante la normale gestione delle attività domestiche nel 61,6% dei casi, l’attività lavorativa nel 63,9% e la vita sessuale nel 63,7%. Oggi, però, grazie a specifiche terapie di supporto, il devastante impatto degli effetti collaterali può essere correttamente gestito dall’oncologo.

“Ripetute evidenze scientifiche ci confermano che il vomito da chemioterapia è il sintomo che ha il più elevato grado di impatto sulla qualità di vita del paziente e sullo svolgimento delle normali attività quotidiane, senza considerare le conseguenze sulle condizioni generali di salute che rendono spesso impossibile proseguire le terapie – ha affermato Domenica Lorusso, Dirigente Medico di 1° livello, Unità Operativa di Oncologia ginecologica presso la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano – proprio per questo è importante prescrivere i farmaci di supporto secondo quanto suggerito dalle Linee Guida nazionali e internazionali, non solo ai fini di ridurre in modo significativo l’impatto degli effetti collaterali e migliorare la qualità della vita dei pazienti ma anche per dare all’oncologo la possibilità di gestire al meglio il protocollo terapeutico senza doverlo sospendere”.
Gli incontri di Oncostories vengono introdotti dalla proiezione del cortometraggio Insieme, liberamente ispirato a una storia vera che, con la forza del linguaggio cinematografico, racconta frammenti di vita quotidiana di una giovane donna che affronta la sua battaglia contro il cancro. Le immagini di Insieme sono il punto da cui partire per affrontare i principali aspetti legati al percorso di cura, come la gestione della terapia, il benessere psicologico e sessuale, la comunicazione medico-paziente. Insieme, applaudito alla 70a edizione del Festival del Cinema di Venezia e al Festival Internazionale del Cortometraggio di Roma, attualmente in proiezione in numerose rassegne cinematografiche nazionali, sottolinea l’importanza di parlare della malattia per affrontare i passaggi più difficili del percorso di cura.

Nel video intervistati:

  • Giuseppe De Leo
    Presidente Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori – Milano
  • Roberto Mazza
    Ufficio Relazioni con il Pubblico Istituto Nazionale Tumori – Milano
  • Marco Bellani
    Unità di Psicologia Clinica Università dell’Insubria – Varese
  • Domenica Lorusso
    Medico Unità Oncologia ginecologica Istituto Nazionale Tumori Milano
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