La sclerosi multipla è una malattia del sistema nervoso centrale che colpisce più di due milioni di persone nel mondo e quasi centomila in Italia, soprattutto i giovani e le donne, il doppio degli uomini.
Si tratta di una malattia debilitante, ma il lavoro d’equipe tra neurologi e fisiatri assicura una migliore riabilitazione e quindi una superiore qualità di vita della persona con sclerosi multipla.
Per le persone colpite dalla malattia è importante anche tenere allenata la mente, abitudine che contribuisce a rallentare il declino cognitivo
Dal 20% al 70% delle persone affette da sclerosi multipla possono soffrire di declino cognitivo, in termini di velocità di processamento delle informazioni, memoria di lavoro e memoria visuo-spaziale. Sono interessate da questo disturbo anche le funzioni esecutive, e di conseguenza il paziente non è in grado di dividere l’attenzione oppure di sostenerla, con serie difficoltà sia nel problem solving che nell’organizzazione di una giornata tipo.
I pazienti che ne sono colpiti hanno un maggiore rischio di perdere la propria occupazione lavorativa, si sentono spesso inadeguati anche nelle più semplici attività quotidiane, quali cucinare, fare la spesa, usare i mezzi di trasporto, raggiungere il proprio centro di cura per incontrare medici, infermieri o altro personale specializzato.
Per fortuna oggi sono disponibili terapie efficaci, che possono tenere sotto controllo la malattia e in alcuni casi riescono anche a fermarla.
Nel video intervistati:
- Marco Rovaris
Responsabile Centro Sclerosi Multipla, Fondazione Don Gnocchi – Milano- Francesco Patti
Neurologo, Centro Sclerosi Multipla – Università di Catania- Andrea Paolillo
Direttore Medico, Biogen Idec Italia- Giancarlo Comi
Prof. Neurologia, Ospedale San Raffaele – Milano