Escludere dalla dieta gli alimenti contenenti glutine, in particolare il frumento, può eliminare mal di testa, nausea, irritazione intestinale, e molti altri problemi a cui, spesso, non si sa dare spiegazione e che sono appunto causati dalla sensibilità al glutine.
Oggi la ‘battaglia’ contro il glutine non si gioca più solo nel campo della celiachia, ma la sfida più interessante riguarda proprio la “condizione di sensibilità al glutine’ e le persone con problemi intestinali.
Sulla scorta del successo dell’edizione 2013, dal 19 al 23 maggio, si svolgerà la terza settimana nazionale dedicata all’informazione sui disordini glutine correlati ed in particolare su celiachia, sensibilità al glutine non celiaca e IBS che, quest’anno, è promossa da AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri), ADI (Associazione Italiana Dietetica e Nutrizione Clinica) ed il Dr. Schär Institute con il grant incondizionato di DS – gluten free.
«Siamo particolarmente orgogliosi – dichiara il prof. Carlo Catassi, docente di Gastroenterologia Pediatrica all’Università Politecnica delle Marche e coordinatore del Board scientifico di Dr. Schär Institute – di attivare anche quest’anno il servizio “L’esperto risponde”, con oltre 90 specialisti gastroenterologi e dietologi che risponderanno a tutti i dubbi e i quesiti della popolazione italiana sul senza glutine».
A partire dai primi di maggio, compilando un semplice form su “Meglio senza glutine”, sarà, infatti, possibile prenotare un consulto telefonico gratuito con uno degli esperti afferenti all’iniziativa, da martedì 20 a venerdì 23 maggio, dalle ore 9.00 alle 18.00.
Sempre a disposizione del pubblico è anche il sito interamente dedicato alla settimana di informazione sulle intolleranze al glutine: celiachia, sensibilità al glutine non celiaca e sindrome dell’intestino irritabile, un insieme di patologie che si stima, riguardino nel complesso un numero elevatissimo di soggetti, per la maggior parte ancora inconsapevoli di soffrire di questi disturbi.
La celiachia che fa sì che le proteine complesse del grano, dell’orzo o della segale provochino un attacco all’intestino tenue da parte del sistema immunitario è una patologia in continua espansione a livello mondiale e raggiunge oggi un’incidenza tra lo 0,6% e l’1% della popolazione. Tuttavia a fronte di quest’espansione la celiachia è e rimane a tutt’oggi sotto-diagnosticata se si pensa che solo il 21% dei celiaci riceve una diagnosi adeguata.
La sensibilità al glutine non celiaca è un’entità clinica di recente inquadramento e necessita di una diagnosi di esclusione rispetto alla celiachia e all’allergia al grano. Dati scientifici internazionali suggeriscono come la sensibilità al glutine non celiaca sia un problema emergente di entità non trascurabile.
Per le due condizioni cliniche la terapia risolutiva è la dieta senza glutine, rigorosa ed a vita nel caso della celiachia, e temporanea da adottare sotto stretto consiglio del medico nel caso della sensibilità al glutine non celiaca.
Nel video intervistati:
- Letizia Saturni
Specialista di Scienze dell’Alimentazione, Università Politecnica delle Marche- Luca Elli
Responsabile Centro Celiachia, Policlinico di Milano- Carlo Catassi
Docente di Gastroenterologia Pediatrica, Università Politecnica delle Marche