Depressione in gravidanza, sintomi e fattori di rischio

Nell’ambito del progetto biennale “Depressione in gravidanza e nel post-partum: modello organizzativo in ambito clinico, assistenziale e riabilitativo”, finanziato dalla Regione Lombardia e svolto in collaborazione tra l’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, Progetto Itaca e O.N.Da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna presenterà il 6 febbraio i dati relativi a un’indagine svolta con l’obiettivo di esplorare la tematica della depressione post-partum in Lombardia, coinvolgendo sia uomini che donne, per comprendere le loro percezioni e i loro vissuti relativi a questa problematica. In attesa dei dati, dal sito di O.N.Da riportiamo un estratto del documento “Depressione in gravidanza e nel post-partum”, consultabile nella versione integrale all’indirizzo http://ondaosservatorio.it/allegati/Progettiattivita/Pubblicazioni/quaderni/ONDA_Grav_Depressione.pdf

Come accorgersi di una depressione in gravidanza? Questi sono i sintomi

Questa combinazione di fattori in qualche modo potrebbe influenzare il naturale decorso della gravidanza. Accorgersi subito di questi segnali in gravidanza significa poter intervenire e curarli al loro esordio e prima che la malattia porti ad una depressione post-partum. I segnali più evidenti di una depressione si caratterizzano con:

• Umore profondamente triste o irritabile

• Stanchezza, agitazione

• Sensazione di inadeguatezza con mancanza di fiducia in se stesse

• Perdita di interesse o di piacere nelle comuni attività

• Difficoltà di attenzione, concentrazione e memorizzazione

• Disturbi del sonno e dell’appetito.

 

Fattori di rischio

Spesso esistono fattori, definiti fattori di vulnerabilità, già presenti prima della gravidanza che predispongono la donna alla depressione. Essi si identificano in:

• Una vulnerabilità ormonale (Sindrome premestruale-Disturbo Disforico Premestruale)

• Una storia psichiatrica pregressa

• Una depressione, disturbi dell’umore, ansia prenatale

• Una familiarità positiva per disturbi psichiatrici

• Una gravidanza non programmata e/o non desiderata

• Una difficoltà di relazione con il partner

• Un inadeguato supporto psicosociale

• Recenti eventi di vita stressanti (breve intervallo tra le gravidanze, complicazioni nello sviluppo del feto, perdita del lavoro)

• Un basso livello socioeconomico.

 

 

Total
982
Condivisioni
Articolo Precedente

I sintomi per riconoscere la fibrillazione atriale

Articolo Successivo

Mal di testa, niente sesso per un italiano su tre

Articoli correlati