Avvicinare le famiglie italiane a un grande progetto di auto sviluppo guidato da Cefa Onlus, sensibilizzandole anche sull’importanza di raccogliere carta e cartone che rinasceranno divenendo quaderni e penne, da destinare ai 25.000 bambini di una regione della Tanzania in cui sui banchi di scuola c’è un libro ogni 3 studenti. E’ questo lo scopo del progetto “Africa Milk Project” . Veicolo promozionale dell’iniziativa è il cartone Tetra Pak del latte parzialmente scremato UHT Granarolo, ogni mese sulle tavole di 8 milioni di famiglie italiane. La semplice registrazione al sito, gratuita, consentirà ai visitatori del sito di donare subito penne e quaderni ai bambini di Njombe e e di vincere immediatamente uno dei 300 premi “solidali” africani il palio: 150 collane realizzate in Tanzania e 150 tele “tinga tinga”. Al termine dell’iniziativa, che si chiuderà il 31 dicembre 2013, saranno estratti a sorte fra quanti si saranno registrati 3 viaggi per 2 persone in Tanzania alla scoperta della Njombe Milk Factory.
Il progetto Africa milk project si svolge a Njombe, uno dei distretti più poveri della Tanzania. La Njombe Milk Factory, la latteria, riceve il latte dagli allevatori locali (famiglie che possiedono una o due mucche al massimo) e lo trasforma. Un piccolo sistema agrozootecnico autosufficiente in grado di produrre latte pastorizzato e distribuirlo alle famiglie e alle scuole, assicurando così cibo, lavoro e la prospettiva economica di potersi reggere sulle proprie gambe.
Com’è nato il progetto
A Njombe (principale centro del distretto della Tanzania) il CEFA, alcuni anni fa, aveva promosso la costituzione di una cooperativa di allevatori di mucche da latte che raccoglieva circa 150 famiglie socie.
Sulla base di questa prima esperienza, nel 2004, ha preso il via un progetto di sviluppo, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri Italiano e sostenuto da Granarolo con un contributo iniziale di 150.000 euro, denominato: “Programma zootecnico per la produzione e commercializzazione del latte e dei suoi derivati”.
Così è nata la Njombe Milk Factory – una latteria sociale, capace di emancipare la popolazione perché la libera dalla dipendenza esclusiva dal latte in polvere che proviene principalmente dal Kenya ed è rischioso per la salute, perché spesso viene diluito con acqua sporca.
Tutte le componenti della popolazione locale vedono, in questo modo, garantite le condizioni alimentari e sociali.
Oggi:
– 800 allevatori conferiscono il latte delle loro mucche;
– oltre di 1500 persone lavorano direttamente ed indirettamente alla latteria;
– la popolazione e le scuole ricevono il latte regolarmente, alimento base della dieta dell’infanzia