Marina Pellizzari, mamma di un bambino di 6 anni e come lui affetta da celiachia, invita a firmare una petizione rivolta la ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. «Chiediamo che venga consentito l’uso del ticket per celiaci erogato dallo Stato non solo nelle farmacie ma anche nei grandi supermercati dove i prodotti per celiaci sono più economici» spiega Lorenzin. La celiachia è considerata una “malattia” anche se diventa malattia solo nel momento in cui il soggetto celiaco ingerisce il glutine, sostanza a cui il corpo del celiaco reagisce con vari effetti negativi e conseguente elevato rischio di cancro all’intestino. Quando viene diagnosticata la celiachia si ha la possibilità di avere un “buono” mensile per acquistare i prodotti senza glutine. «Questo buono è di circa 100 euro mensili e tuttavia può essere speso solo in farmacia» prosegue Lorenzin. «I prezzi dei prodotti senza glutine sono purtroppo esorbitanti, soprattutto in farmacia, nonostante si tratti di prodotti contenenti ingredienti molto semplici, come farine di riso o di mais. I prodotti senza glutine non sono medicinali, ma solo prodotti fatti con materie prime senza glutine naturali! Questi prodotti sono cari, ma nei supermercati sono più convenienti. Gli stessi prodotti che si trovano in farmacia, al supermercato hanno un prezzo inferiore».
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