Gonfiori, dolori addominali, cefalea, potrebbero nascondere la sensibilità al glutine o una celiachia. Quindi per chiarire dubbi sull’alimentazione senza glutine o semplicemente per saperne di più, compilando un semplice form su www.megliosenzaglutine.it, sarà possibile prenotare un consulto telefonico gratuito con esperti gastroenterologi e dietisti dei centri di riferimento geograficamente più vicini. Dopo aver lasciato un recapito, il pubblico avrà la possibilità di essere richiamato e messo in contatto, con gli esperti gratuitamente, fino ad easurimento disponibilità, da lunedì 10 a mercoledì 12 giugno dalle ore 9.00 alle ore 18.00.
Il glutine è una proteina presente in alcuni cereali quali frumento, avena, orzo, segale, farro, kamut, spelta e triticale. Il valore nutrizionale del glutine è molto scarso. La funzione principale svolta da questa proteina, infatti, è quella di “collante”, ossia di tenere insieme la farina di grano per consentirne la panificazione.
Essere sensibili al glutine significa avere sintomi simili a quelli della celiachia e dell’allergia al grano senza essere affetti da nessuna delle due patologie. Si tratta di una situazione che, al contrario della malattia celiaca, potrebbe essere transitoria e potrebbe risolversi dopo un periodo di alimentazione senza glutine/frumento. La sensibilità al glutine è causa di mal di testa, nausea, irritazione intestinale, stanchezza, dolori muscolari e molti altri problemi a cui, se si ignora la propria condizione di sensibilità, non si sa dare spiegazione. Esperienze internazionali dimostrano come la sensibilità al glutine sia un problema di larga diffusione e confermano che la stima delle persone potenzialmente sensibili al glutine è largamente superiore a quella dei potenziali celiaci ed allergici al grano.