Prende il via la prima edizione italiana del BioCamp, dedicata ai giovani talenti del nostro paese. Tre giornate di workshop a Siena, dove ha sede il polo mondiale dell’attività di Ricerca e Sviluppo clinico condotta da Novartis nel settore dei vaccini, con l’obiettivo di favorire la creazione di una cultura comune di scambio e collaborazione tra l’università e l’industria. Concepito grazie all’esperienza del Novartis International Biotechnology Leadership Camp, che si svolge ogni anno presso gli headquarters di Basilea, il workshop, riservato a 30 giovani promesse della ricerca, italiani e stranieri, provenienti dalle facoltà scientifiche ed economiche delle Università del nostro paese, si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre. Il termine ultimo per inviare la propria candidatura è il 1 luglio 2013. I 30 giovani talenti avranno la possibilità di confrontarsi non solo con diversi manager Novartis a livello italiano ed internazionale, ma anche con esperti esterni di livello mondiale sui temi della ricerca nell’ambito biotech, della creazione di start-up, dei sistemi di finanziamento delle imprese biotech ed altro ancora. I partecipanti potranno anche visitare il Centro di Ricerca e Sviluppo di Siena, una delle realtà scientifiche di più alto livello sia in Italia sia in Europa, dove sono stati prodotti e studiati alcuni dei vaccini più innovativi attualmente disponibili sul mercato, come il vaccino contro l’influenza contenente il nuovo adiuvante MF59®, quello coniugato contro la meningite di tipo C, il vaccino coniugato quadrivalente contro i sierogruppi A, C, W135 e Y e il primo vaccino multicomponente ad ampio spettro contro la meningite di tipo B, approvato dalla Commissione Europea lo scorso gennaio, e primo esempio dell’applicazione della genomica alla produzione di vaccini.
“Sono orgoglioso di ospitare e di prendere parte in prima persona a questa iniziativa” ha commentato Rino Rappuoli, responsabile mondiale della Ricerca di Novartis Vaccines and Diagnostics – “in quanto credo che sia fondamentale lavorare per facilitare la cooperazione tra ricerca dell’industria e ricerca accademica in Italia. Il BioCamp serve a stimolare le giovani promesse in questo senso. Ma lo scambio sarà a due vie: mi aspetto che anche noi si abbia da imparare dal dialogo con questi brillanti giovani”, ha concluso Rappuoli.
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