Si svolge oggi a Basilea, Svizzera, il Meda Day sulla sclerosi multipla, una patologia cronica, progressiva e invalidante, che colpisce il Sistema Nervoso Centrale (SNC).
È detta anche sindrome demielinizzante, perché nel suo decorso distrugge la mielina, guaina protettiva che avvolge ed isola le fibre nervose e che permette loro di condurre gli impulsi dalle diverse aree del SNC alla periferia e viceversa.
Nel mondo, si contano circa 2,5 milioni di persone con Sclerosi Multipla, di cui 450.000 in Europa e circa 60.000 in Italia. La distribuzione della patologia non è uniforme: è più diffusa nelle zone lontane dall’equatore a clima temperato, in particolare Nord Europa, Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia del Sud.
Il nostro Paese appartiene alla zona a più alto rischio di malattia, con una percentuale d’incidenza annuale di circa 1 caso ogni 1.050 abitanti e 1.809 casi ogni anno, che vuol dire 1 diagnosi ogni 4 ore; un focolaio piuttosto consistente si registra in Sardegna, con 1 malato ogni 700 abitanti.
La Sclerosi Multipla si sviluppa tipicamente tra i 15 e i 50 anni, con un’età media d’insorgenza tra i 20 e i 40 anni, e colpisce maggiormente le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di quasi 3:1.
Fingolimod è l’unico trattamento approvato per la sclerosi multipla che ha costantemente dimostrato nei diversi studi di ridurre il tasso di perdita del volume cerebrale, con un effetto significativo già a sei mesi
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