Nuovi studi presentati al 65° Meeting annuale della American Academy of Neurology (AAN) per la malattia di Parkinson. In particolare uno studio riguarda l’efficacia di un farmaco a base di droxidopa per il controllo della pressione e i disturbi che possono derivarne per le persone con Parkinson, come vertigini, giramenti di testa, svenimenti o cadute.
Anche per la sclerosi multipla sono stati presentati studi positivi. In particolare su fingolimod, la prima terapia orale disease-modifying approvata per il trattamento delle forme recidivanti della malattia. Fingolimod ha ridotto in modo significativo e costante tra i vari studi il tasso di perdita di volume cerebrale. I risultati hanno dimostrato anche che fingolimod ha ridotto il tasso annualizzato di recidive in importanti sottogruppi di pazienti.
In uno studio presentato al congresso , un gruppo di pazienti con malattia di Alzheimer in fase iniziale sottoposti a un’immunoterapia con cinque iniezioni di immunoglobuline per via endovenosa (IVIG) ha mostrato dopo un anno un’atrofia cerebrale significativamente inferiore rispetto ai pazienti di controllo, trattati con placebo. Il problema di quest’immunoterapia è le IVIG sono derivate dal plasma di un donatore umano e la loro disponibilità è estremamente scarsa.