Presentati nell’ambito del Congresso EAU (European Association of Urology) i risultati dello studio[1] realizzato da Eli Lilly con il quale è stata valutata per la prima volta l’efficacia del trattamento combinato con tadalafil (PDE-5) e finasteride (classe di farmaci 5ARI) negli uomini con sintomatologia urinaria collegata all’iperplasia prostatica benigna e prostata aumentata di volume. Secondo i dati emersi, i pazienti, trattati per 6 mesi con la terapia combinata di tadalafil 5 mg e finasteride per i sintomi urinari hanno mostrato un significativo miglioramento rispetto alla terapia con finasteride e placebo, sin a partire dalla quarta settimana e per tutte le 26 settimane di terapia, senza riportare differenze nel livello di soddisfazione rispetto al dosaggio né rispetto agli effetti collaterali.
Circa tre milioni e mezzo di maschi italiani di mezza età (i fastidi crescono con l’aumentare dell’età) sono afflitti dai sintomi del basso tratto urinario (LUTS – lower urinary tract symptoms) ossia difficoltà ad urinare, aumento nella frequenza, bisogno di urinare spesso la notte, incompleto svuotamento della vescica. Con la stessa incidenza, i disturbi di questo tipo sono associati a un’altra condizione patologica, ovvero la disfunzione erettile. L’origine dei due disturbi, infatti, si può ricondurre alla stessa fisiopatologia: si riduce la funzione muscolare che fa arrivare il sangue al pene e favorisce l’eliminazione dell’urina. Si deteriorano i “cavi” del sistema nervoso che trasmettono i messaggi e le vie si fanno sempre più tortuose. Peggiora la circolazione del sangue nella parte bassa dell’addome. Nasce dalla miscela di questi tre fattori un doppio problema comune a 3 milioni e mezzo di baby-boomers italiani: disfunzione erettile e sintomi urinari.
Gli inibitori della alfa reductase (5ARI) sono comunemente utilizzati per trattare i sintomi del basso tratto urinario (LUTS) legati all’iperplasia prostatica benigna (BPH) in pazienti con prostata aumentata di volume, ma questa classe di farmaci può, a volte, causare effetti collaterali sulla sfera sessuale del paziente. Lo studio presentato da Lilly in occasione dell’EAU ha valutato per la prima volta l’efficacia della terapia con 5ARI in associazione a tadalafil (classe dei PDE-5) per trattare i sintomi urinari legati all’iperplasia prostatica benigna. I pazienti trattati con la terapia combinata finasteride e tadalfil 5 mg hanno mostrato un significativo miglioramento rispetto alla terapia con finasteride più placebo, misurato secondo la scala internazionale IPSS.
“Questo studio apre nuovi scenari di terapia per i pazienti che soffrono di sintomi urinari dovuti all’ingrossamento della prostata. In questa classe di pazienti, la terapia con tadalafil 5 mg potrebbe apportare un significativo miglioramento terapeutico” afferma Luigi Da Pozzo, Primario di Urologia Ospedali Riuniti di Bergamo.
Questo nuovo approccio terapeutico rappresenterebbe un ulteriore passo avanti della terapia giornaliera di tadalafil: tadalafil 5 mg, già indicato per gli uomini con disfunzione erettile, è stato recentemente approvato anche per il trattamento dei sintomi urinari (LUTS), collegati all’iperplasia prostatica. Tadalafil 5 mg da assumere una volta al giorno quindi rappresenta a oggi la prima terapia indicata per trattare contemporaneamente sia i sintomi delle basse vie urinarie che la disfunzione erettile. “Alla luce dei risultati emersi da questo studio” aggiunge Da Pozzo “la terapia combinata con tadalafil e finasteride è superiore in efficacia alla sola finasteride nel trattare i sintomi urinari legati all’ingrossamento della prostata”.
“I dati mostrano come la terapia giornaliera con tadalafil al dosaggio di 5 milligrammi tratta la disfunzione erettile, frequentemente presente in associazione alla LUTS, oltre a indurre un significativo miglioramento nella sintomatologia irritativa legata a quest’ultima condizione – afferma Vincenzo Gentile, Direttore del Dipartimento di Urologia dell’Università La Sapienza di Roma. “La terapia favorisce il rilasciamento del detrusore vescicale evitando così fastidi legati all’urgenza e alla frequenza minzionale, che sono i più difficili da sopportare per il paziente e ne peggiorano la qualità di vita. Tadalafil ha dimostrato di migliorare questi sintomi già a partire dalle prime 1-2 settimane. La disponibilità del trattamento è ancor più importante se consideriamo che i farmaci attualmente utilizzati per il trattamento dei LUTS possono, in alcuni casi, avere come effetto collaterale ripercussioni negative sulla sfera sessuale”.
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