Guarire non basta. Occorre spezzare la catena del tumore, che isola e stacca il bambino malato dalla vita di ogni giorno, attraverso il gioco e l’esperienza nella natura con gli altri. Questo il primo obiettivo della terapia ricreativa, un trattamento “speciale” che può aiutare i circa 1500 piccoli che ricevono ogni anno una diagnosi di cancro in Italia per farli diventare adulti come i loro coetanei. Questo approccio aiuta il bambino a vincere la paura della malattia e a recuperare la voglia e la spensieratezza della sua età. Ma non basta. Nasce da queste evidenze la “triplice alleanza” dalla parte dei più piccoli. malati. AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica), Dynamo Camp e GlaxoSmithKline uniscono le forze per il primo progetto volto creare una rete di volontari “Doc” e diffondere la pratica e la cultura del volontariato a favore dei bambini affetti da gravi malattie. Primo atto di questa intesa, la realizzazione del Volume “Guida all’assistenza dei bambini e degli adolescenti malati di tumore”, una “bibbia” per chi intende avvicinarsi a problematiche tanto complesse.
Interviste a Momcilo Jankovic, Direttore Medico Dynamo Camp e Responsabile Day Hospital di Ematologia Pediatrica presso l’Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza, Serena Porcari, Consigliere Delegato Fondazione Dynamo, Gianni Zoccatelli volontario Dynamo Camp